Cracovia
Città della Polonia meridionale, posta sulle due rive della Vistola, all’incrocio di due antichissime strade (Mar Nero-Europa occidentale e Adriatico-Baltico). Sede vescovile e centro commerciale (11° sec.), ebbe frequenti rapporti con l’Italia. Durante le lotte fra i principi Piasti per l’egemonia in Polonia, fu oggetto di contese fino al 13° sec., quando divenne capitale dei re di Polonia. Semidistrutta dai tatari nel 1241, risorse poco dopo per opera di coloni tedeschi. Grande sviluppo ebbe nel 14° sec., per opera dei re polacchi; numerosi furono a quell’epoca gli immigrati italiani. Decadde, nel 18° sec., a causa delle guerre di Carlo XII di Svezia e dei russi. Passata all’Austria nel 1795, fu dichiarata città libera dal Congresso di Vienna (Repubblica di C.), ma nel 1846 perse la sua autonomia e fu incorporata all’Austria. Nel 1939 fu occupata dai tedeschi, che deportarono nei campi di sterminio gli ebrei della città (1943). Fu liberata dai russi nel 1945.