CRACOVIA
(polacco Kraków; ted. Krakau; Kopiec Krakusa nei docc. medievali)
Città della Polonia meridionale, situata sulla Vistola nella regione della Piccola Polonia, capitale del regno di Polonia dall'inizio del 13° fino al 17° secolo.Sorta su un sito che presenta testimonianze di culture agrarie sin dal 4000 a.C., C. fu probabilmente nel sec. 8° la capitale dello stato tribale dei Vistolani (Wiślanie), ma per un certo periodo fece forse anche parte della Grande Moravia. Secondo una tradizione non accertata in quest'epoca C. potrebbe essere stata oggetto di una missione di evangelizzazione. La città e il territorio circostante furono annessi verso la metà del sec. 10° al regno di Boemia e intorno al 990 ai domini dei Piasti della Grande Polonia. Al 965 risale la prima menzione della città nella relazione di viaggio di un ebreo della Spagna, Ibrāhīm b. Ya ῾qūb al-Ṭurṭūshī, nota attraverso la trascrizione del geografo arabo al-Bakrī. Intorno al Mille venne istituita la diocesi di C., suffraganea di quella di Gniezno, e dalla metà del sec. 11° la città divenne residenza dei principi e quindi dei re della Polonia.Nel 1138 Boleslao III Boccatorta (1086-1138) divise la Polonia tra i figli, istituendo una serie di ducati sottoposti alla supremazia di quello del duca più anziano, con sede a Cracovia. Nel 1257 la città ottenne dal duca Boleslao V il Casto (1226-1279) i privilegi previsti dallo statuto di Magdeburgo, evento determinato in parte dall'immigrazione di popolazione di origine prevalentemente tedesca, a cui si collega la creazione di un nuovo impianto urbanistico. La crescente prosperità di C. fu dovuta, oltre che all'incremento del commercio, favorito dalla posizione all'incrocio di grandi vie di comunicazione in direzione O-E e S-N, al costituirsi di varie attività artigianali. Nel 1320 C. divenne capitale del regno di Polonia riunito da Ladislao il Breve (1260-1333) e nel 1364 venne istituita l'Università, più tardi detta Jagiellónska. Con l'unione della Polonia e della Lituania, nel 1386 C. divenne capitale di uno dei più vasti stati d'Europa e nel sec. 15° la città, che con diecimila abitanti era la più popolosa del regno, ebbe uno straordinario sviluppo economico, culturale e artistico.J.K. OstrowskiLo sviluppo di C. in epoca medievale venne determinato da vari fattori, quali la fertilità della regione, ricca anche di minerali come sale, argento e piombo, e la posizione nell'area dell'antico corso della Vistola in prossimità del più importante nodo viario della Polonia meridionale, costituito dalle vie commerciali che collegavano Kiev a Praga e all'Europa occidentale. C. si sviluppò, come la maggior parte delle città della Polonia, intorno a un castello sorto sull'altura di Wawel che domina l'area circostante. Al castello erano direttamente collegati i sobborghi settentrionali, situati su un'ampia terrazza, il c.d. promontorio della città vecchia, incuneantesi nella valle della Vistola. Fino alla metà del sec. 10° questo castello fu il centro del potere amministrativo delle popolazioni dei Vistolani della Polonia meridionale e in seguito venne utilizzato dai Piasti.Gli scavi sul Wawel hanno messo in luce diverse aree di insediamento: in quella orientale, la più elevata, sede della corte del principe, si trovavano edifici in pietra e costruzioni religiose con funzione di cappelle di palazzo; nelle zone centrale e occidentale sono state rinvenute tracce di numerosi edifici, soprattutto in legno, in cui venivano svolte varie funzioni di servizio per la residenza del principe. La creazione della sede vescovile intorno al Mille determinò la costruzione sul Wawel della cattedrale, del palazzo vescovile e di altri edifici a essi legati, che diedero origine a un terzo polo, quello ecclesiastico. L'intera area del Wawel (ha 4 ca.) era cinta da un terrapieno di difesa in legno, pietra e terra. Risulta confermato dagli scavi, i quali hanno documentato ca. venti edifici in muratura in epoca altomedievale, che in quest'area si trovava il più importante complesso architettonico di tutta la Polonia.Tra i sobborghi settentrionali, quello fortificato di Okół, posto nelle immediate vicinanze del Wawel e sviluppatosi contemporaneamente al castello, fu inizialmente protetto da fortificazioni in legno e terra 'a palizzate' e in seguito venne munito di una cinta in legno, pietra e terra, con un fossato sul lato nord. Lungo le vie principali dell'insediamento sono stati rintracciati numerosi edifici residenziali, prevalentemente in legno, e botteghe di orafi, fabbri e fonditori per la lavorazione dei metalli. Tra il sec. 11° e il 13° sulla via principale si trovavano cinque chiese in pietra, tra le quali S. Andrea, sorto prima del 1090, che conserva tuttora l'aspetto medievale. I reperti archeologici ritrovati nel sobborgo testimoniano anche dell'esistenza di un mercato all'interno delle fortificazioni.Nella parte nord del promontorio della città vecchia, la zona sulla quale si sviluppò successivamente la città duecentesca, sorsero i principali nuclei di insediamento non fortificati. In quest'area sono stati individuati resti di edifici in legno e tracce di almeno nove chiese, menzionate nelle fonti e fondate da ricche famiglie nobili. Nel corso dei secc. 11° e 12° gli insediamenti dei sobborghi si unirono progressivamente a costituire un unico organismo urbanistico con un mercato rionale e un altro regionale, mostrando una tendenza al raggruppamento della popolazione in base alle attività esercitate. La città annoverava tra il sec. 10° e il 13° ca. quaranta chiese, costituendo il più grande centro ecclesiastico del paese; documentata è anche l'esistenza di una scuola della cattedrale e di numerose biblioteche, tra cui quella cattedralizia menzionata negli inventari del 1140.
Bibl.:
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Con gli interventi urbanistici del 1257 si determinò l'assetto definitivo della città, ancora visibile, con la vasta piazza del Mercato, da cui partono tre strade che, con quelle trasversali, formano un rigoroso sistema geometrico ortogonale. Nel sec. 14° l'antico insediamento di Okół fu definitivamente inglobato nel nuovo organismo, mentre Kazimierz e Kleparz, centri fondati da Casimiro il Grande, vennero concepiti come città separate. Kazimierz, che fino alla metà dell'Ottocento era divisa da C. dalla Vistola, si sviluppò come città a sé, mentre Kleparz divenne un sobborgo di Cracovia.Si conservano scarse vestigia dell'architettura di epoca preromanica e romanica di C., sufficienti però a permettere l'individuazione di rapporti con varie tradizioni architettoniche provenienti dall'Europa meridionale e da Aquisgrana e, per l'epoca romanica, dalla regione del Reno e della Mosa.Alla fine del sec. 10° è datata la chiesa di S. Maria sul Wawel, più tardi dedicata ai ss. Felice e Adautto, conservata parzialmente nelle mura del castello. L'edificio, probabilmente parte del palatium ducale, era a pianta circolare di ridotte dimensioni; costruito in opus incertum, era strutturato in due piani e nella parte occidentale aveva un ambiente destinato a sepoltura.La prima cattedrale, i cui resti furono scoperti al di sotto di quella attuale, fu costruita sul Wawel verso la fine del primo quarto del sec. 11°, mentre risale probabilmente alla metà ca. dello stesso secolo la costruzione di S. Gereone, del quale si conservano ancora le vestigia sul Wawel, una piccola basilica con transetto che aveva probabilmente funzioni di cappella palatina ed era collegata a un'ampia sala detta delle Ventiquattro colonne. La seconda cattedrale, sempre sul Wawel, fu costruita tra il 1090 e il 1142 ca.; si trattava di un edificio a impianto basilicale e a doppio coro, del cui corpo occidentale restano ancora la cripta di S. Leonardo e una delle due torri. Tra le chiese romaniche conserva più delle altre l'aspetto originario, nonostante gli ampliamenti dei secc. 12° e 13°, il S. Andrea, datato tra il 1079 e il 1098 ca., che è rivestito da un apparecchio murario a piccoli conci ed è caratterizzato da un transetto e da un corpo occidentale a due torri. Elementi di epoca romanica si ritrovano inoltre nelle chiese di S. Salvatore, S. Adalberto, S. Giovanni, S. Benedetto, S. Maria, nel convento dei Domenicani, nel monastero delle Premostratensi e in quello dei Benedettini a Tyniec, a pochi chilometri dalla città. Da ricordare anche l'abbazia cistercense nell'antico villaggio di Mogiła, nel sobborgo di Nowa Huta, fondata nel 1222, ma modificata nel 16° e nel 18° secolo. Altre chiese dei secc. 11°-13° sono note infine solo dai documenti e dagli scavi (tre edifici a pianta circolare, S. Michele sul Wawel, la chiesa di Ognissanti). L'architettura profana è testimoniata soltanto da alcune vestigia sul Wawel: la c.d. costruzione quadrata, la sala delle Ventiquattro colonne e parte di una torre nelle mura del castello.Della produzione plastica di quest'epoca, quasi esclusivamente legata all'architettura, vanno menzionati i frammenti della decorazione del portale di S. Gereone, con motivi a intreccio, che mostra legami con l'Italia settentrionale, e un frammento di portale con la raffigurazione di un drago appartenente alla seconda cattedrale. Conservato per intero è invece il portale del primo edificio domenicano posteriore al 1223, che presenta una decorazione fitomorfa.La produzione pittorica è quasi del tutto ignota: i codici miniati di epoca romanica, presenti nella città fin dal Medioevo, provenivano generalmente dall'Europa occidentale, soprattutto dalla regione renomosana, anche se non mancano nella Bibl. Jagiellónska codici del sec. 12° di produzione locale con iniziali miniate. Un frammento di retablo con le figure di due santi (Muz. Narodowe) costituisce l'unico esempio di pittura su tavola della seconda metà del 13° secolo.Pochi sono gli esemplari conservati relativi alle arti suntuarie; tra questi vanno menzionati un pendente in cristallo di rocca e oro, rinvenuto sul Wawel e datato intorno al Mille, il calice e la patena d'oro dall'abbazia di Tyniec (seconda metà sec. 11°) e il calice dalla tomba del vescovo Mauro (inizio sec. 12°). Caratteri romanici presenta anche la spada dell'incoronazione dei re di Polonia (Szczerbiec), databile al sec. 13° (Państwowe Zbiory Sztuki na Wawelu).È principalmente agli Ordini mendicanti che si deve l'introduzione dell'architettura gotica a C. intorno al 1240. La provenienza italiana di tali ordini fu determinante per l'espressione stilistica del primo Gotico a C. e per la comparsa di un materiale costruttivo nuovo per la regione, il laterizio. Di impronta locale furono però i sistemi di disposizione dei mattoni nella cortina muraria, quello 'vendico' o 'slavo', più diffuso nel sec. 13°, che consisteva in una sequenza di due mattoni posti di taglio seguiti da uno posto di testa, e quello 'polacco', con un'alternanza di mattoni posti di taglio e di testa, che venne ampiamente adottato nel 14° secolo. I mattoni, cotti in nero e disposti a formare motivi geometrici, venivano infine utilizzati per la decorazione della parete, mentre l'uso della pietra restò limitato ad alcuni elementi strutturali, quali costoloni o mensole, e alla decorazione plastica.Nel sec. 14° alla tipologia 'a sala' diffusa nel 13° si sostituì generalmente l'impianto basilicale con contrafforti collegati ai pilastri divisori delle navate, sistema che permetteva di evitare l'uso degli archi rampanti. È esempio di questa tendenza la chiesa domenicana nella zona ovest del sobborgo di Okół, eretta nel 1222 ancora in forme romaniche, ricostruita dopo l'invasione tartara del 1241 con impianto 'a sala' e quindi, tra i secc. 14° e 15°, ingrandita secondo forme basilicali. La chiesa dei Francescani, giunti a C. nel 1237, fu consacrata nel 1269. Sono state avanzate molte ipotesi sulla struttura originaria dell'edificio, le cui forme tradiscono un'ascendenza lombarda (Pavia, S. Francesco), che aveva probabilmente pianta a croce greca, con successivo prolungamento del braccio occidentale. Nel 1257 fu fondata S. Maria in piazza del Mercato, chiesa parrocchiale della città nuova, realizzata verso la fine del sec. 13° in forme gotiche con un impianto 'a sala'. Nel sec. 14°, epoca in cui il Gotico raggiunse a C. il suo apice, l'architettura della città appare legata soprattutto a quella della Slesia, della Boemia, della Germania meridionale. Numerosi furono del resto, a quanto attestano le fonti, gli scalpellini e gli architetti di origine tedesca che operarono nella città.Nel 1320, dopo la riunificazione del paese e l'incoronazione di Ladislao il Breve, sul Wawel ebbe inizio la ricostruzione della cattedrale, la terza in ordine di tempo, consacrata nel 1364, che riprende la tipologia planimetrica delle chiese cistercensi, mediata però dalla cattedrale di Breslavia. Nel coro e nella cappella di S. Maria all'estremità orientale della chiesa fu adottato un sistema di volte su tre sostegni, che ebbe poi notevole diffusione nella città. Le esperienze maturate nel cantiere della cattedrale si ritrovano nei grandi edifici di impianto basilicale di epoca successiva: oltre alla chiesa domenicana si ricordano S. Maria (coro del 1355-1365; corpo longitudinale ricostruito nel 1392-1397; cappelle e torri occidentali del sec. 15°) e a Kazimierz il Corpus Domini (coro del 1385-1387; corpo longitudinale del 1405; torre del 1566-1582) e S. Caterina degli Agostiniani (coro del 1345-1378; corpo dei secc. 14°-15°). Costruite in mattoni con elementi in pietra, esse presentano un coro allungato con terminazione a 3/8, un corpo longitudinale a tre navate, talvolta con cappelle e contrafforti collegati ai pilastri interni. L'impianto 'a sala', generalmente a due navate, rimase in uso in chiese di modeste dimensioni quali Santa Croce (coro posteriore al 1300; corpo longitudinale con volta sostenuta da un solo pilastro centrale anteriore al 1400), S. Barbara (1394-1402) e S. Marco (1263-1295; sec. 14°). I complessi conventuali di maggiori dimensioni e che meglio conservano l'aspetto medievale sono quelli dei Domenicani, dei Francescani e degli Agostiniani.Dopo la ristrutturazione del 1257 C. fu progressivamente dotata degli elementi propri di un grande centro urbano: le fortificazioni (secc. 13°-14°), parzialmente conservate nella parte nord della città; il palazzo del Comune (sec. 14°), di cui resta soltanto la torre; il mercato coperto (sec. 13°; 1342-1392; ricostruito nei secc. 16° e 19°). Gli edifici privati, sviluppati in profondità e con strette facciate, furono costruiti su lotti dalle dimensioni uniformi (m. 20,841,6), spesso ulteriormente suddivisi in due parti. Sebbene non vi siano esempi di abitazioni del primo Gotico conservate integralmente, moltissimi edifici presentano planimetria e numerosi elementi di età gotica (volte, porte, finestre).Alla seconda metà del sec. 14° risalgono le sculture di elevato livello qualitativo della cattedrale, del coro di S. Maria e della sala della casa Hetmanska in piazza del Mercato. È stato di grande importanza per lo sviluppo della scultura successiva il monumento funerario di Ladislao il Breve nella cattedrale, con la figura giacente attorniata dai pleurants (1340 ca.), che costituì il prototipo dei monumenti funebri dei re di Polonia, come quello, anch'esso nella cattedrale, di Casimiro il Grande (1380 ca.), in cui lo schema compositivo del monumento precedente venne arricchito da un baldacchino.A partire dalla fine del sec. 14° si ebbe un incremento della scultura in legno, di norma impiegata nei retabli, che mostra uno sviluppo stilistico parallelo a quello della produzione dell'Europa centrale, particolarmente della Slesia e della Germania meridionale, in cui a una prima fase definita 'stile dolce' (weicher Stil) seguì intorno al 1400 una nuova tendenza, lo 'stile bello' (schöner Stil), documentato per es. dalla Madonna detta di Krużlowa (1410 ca.), versione particolare del Gotico internazionale, che proseguì fin verso la metà del 15° secolo.Nel sec. 14° è inoltre attestata la produzione di codici miniati (Evangeliario di C., Varsavia, Bibl. Narodowa, 1330-1350 ca.) e di vetrate (per es. nella chiesa dei Domenicani).Nella prima metà del sec. 15° importanti furono gli sviluppi in ambito pittorico, per i quali possono considerarsi determinanti gli influssi del 'III stile' della pittura boema, che diedero origine alla versione locale dello stile internazionale, caratterizzato dall'idealizzazione e dalla stilizzazione morbida dei panneggi abbondanti e decorativi (per es. al Muz. Narodowe le ali del trittico da Trzebunia, ca. 1425-1430, e l'epitaffio di Wierzbięta di Branice, ca. 1425; nel chiostro dei Francescani ritratti affrescati dei vescovi di C., ca. 1435).Anche fra le opere di arte suntuaria è possibile rinvenire importanti esempi gotici; sono da menzionare la c.d. mitra di S. Stanislao conservata nel tesoro della cattedrale, forse del 1253, e gli oggetti donati da Casimiro il Grande nel 14° secolo.
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