craniologia
Studio del cranio dal punto di vista antropologico. Ebbe inizio con le osservazioni comparative sul cranio delle differenti razze eseguite da P. Camper (1722-1789), il quale pensò di esprimere mediante un valore angolare (angolo facciale del Camper) le variazioni della morfologia facciale. Nella seconda metà del 19° sec. si inaugurò in seguito il metodo della c. descrittiva, con l’introduzione del sistema degli indici cranici, che orientò lo studio del cranio umano verso la craniometria, a cui dette poi notevole impulso la scuola francese di P. Broca. Risultati importanti furono ottenuti con le tecniche di proiezione craniografica, che permettevano di riprodurre su carta con la massima esattezza i profili cranici. All’indirizzo craniometrico, o di geometria cranica si contrappose nel 20° sec. l’orientamento prevalentemente morfologico, nella descrizione delle principali varietà craniche. Altro problema interessante è quello che si riferisce alla capacità cranica.