crashare
v. intr. Cadere, arrestarsi, subire un’interruzione di attività; con particolare riferimento all’attività di un calcolatore elettronico.
• È il loro [dei Led Zeppelin] primo concerto in 19 anni, incasso devoluto in beneficenza, 18.000 posti disponibili, un 25enne ha speso 115.000 euro per un biglietto, 9.000 fortunati sono stati selezionati in una lotteria online, appena lanciato, il sito ha crashato perché preso d’assalto da un milione di fan salivanti. (Leonardo Clausi, Unità, 11 dicembre 2007, p. 19, In scena) • Due mesi fa un incendio al data center di Aruba, uno dei maggiori operatori italiani, ha lasciato offline centinaia di migliaia di siti e blog. Ieri Aruba ha «crashato» nuovamente e le conseguenze sono immaginabili: migliaia di consumatori e operatori economici stanno subendo un danno economico notevole. (Pasquale Rinaldis, Fatto Quotidiano, 9 luglio 2011, p. 17, Secondo Tempo) • «The Daily» è ricco e multimediale. Ancora oggi può offrire 120 pagine. Ma queste vengono aggiornate solo due o tre volte nelle ventiquattro ore. Niente a che vedere con le cavalcate dei siti Internet, nuovi ad ogni istante. Se poi la fruizione dei contenuti è lenta o, peggio ancora, «crasha» per qualche difetto della App come è successo nelle prime settimane di vita del «Daily», ecco allora la testata guadagnare una patente di inaffidabilità assai scomoda. Certi errori tecnici, d’altra parte, non si giustificano quando l’investimento iniziale nel giornale è di 30 milioni di dollari (cifra eccessiva per l’editoria digitale dove le funzioni tecniche sono realizzate ormai a prezzi di saldo). (Aldo Fontanarosa, Repubblica, 10 dicembre 2012, Affari & Finanza, p. 4).
- Derivato dal v. intr. ingl. (to) crash ‘bloccarsi, piantarsi’ con l’aggiunta del suffisso -are1.
- Già attestato nella Repubblica del 19 marzo 2005, Roma, p. II (Marino Bisso e Paolo G. Brera).