CRATETE di Atene
Filosofo dell'antica Accademia, di cui fu scolarco, succedendo al maestro Polemone, dal terzo anno della 127ª olimpiade (270-69 a. C.) Cessò dalla carica durante l'olimpiade seguente (268-64 a. C.), lasciando il posto ad Arcesilao, l'iniziatore della cosiddetta "Nuova Accademia". Pochissimo è noto della sua attività filosofica, nella quale si sa che si attenne, accordandosi in ciò con Polemone e senza speciale originalità, al platonismo dei precedenti scolarchi Speusippo e Senocrate, con probabile accentuazione della tendenza moderata, opposta al rigorismo cinico-stoico, nel campo dei problemi etici. Quanto alla sua attività politica, pare che egli lasciasse la sua ritirata vita di studioso solo per recarsi a persuadere, come messo di Atene, Demetrio Poliorcete a desistere dall'assedio che nel 277 aveva posto alla città.