CRATIPPO (Κράτιππος, Cratippus) di Atene
Storico, fiorito fra Tucidide e Senofonte, nella prima metà del sec. IV a. C autore d'una storia che continuava quella di Tucidide, rifacendosi però a un punto saldo, probabilmente all'inizio della spedizione ateniese in Sicilia del 415-414, e che giungeva almeno fino al 393 e, forse, alla pace di Antalcida del 386; notevole per mancanza di orazioni e di altre parti retoriche, e quindi facilmente soppiantata da altre opere di storici retori, pur derivanti in parte da essa, e ritornata in fama nell'età neoclassica. Tutto ciò risulta dai quattro soli frammenti noti fino al 1908. Il tentativo, più volte ripetuto (recentemente da Schwartz, Benedetto e Momigliano) per far scendere l'età di Cratippo al sec. III a. C., o dopo, ha incontrato opposizioni. Ma nel 1908 furono pubblicati nei Papiri di Ossirinco lunghi frammenti, riguardanti gli anni 396 e 395 a. C., di una storia chiamata Hellenica Oxyrhynchia. Attribuiti ad Eforo (Judeich, Walker), o a Teopompo (E. Meyer; Prentice) o ad Androzione (De Sanctis e Momigliano) o a Daimaco di Platea (Jacoby) o ad un anonimo, quei frammenti devono invece essere attribuiti secondo il Pareti e il Kalinka a C.
Ammettendo quest'ultima identificazione, si possono completare le caratteristiche di C. affermando: che, in fatto di politica, moderato, nemico dei demagoghi, ammiratore di Conone, attento senza simpatia ai progressi dei Beoti, desiderava la guerra contro i Persiani in Asia, l'egemonia ateniese nell'Egeo, l'accordo con Sparta nella penisola; che, come storico, si procurò ampie notizie su tutti i campi d'azione, ricercò le cause degli avvenimenti, l'importanza degl'individui, si valse di modeste digressioni esplicative, rifuggì dalle parti retoriche, non nascose i suoi giudizî, mantenne entro limiti modesti l'analisi psicologica, predilesse i fatti militari; che, infine, come stilista, non fu un vero isocrateo, pur risentendo la moda dei tempi d'Isocrate, e scrisse in modo piano e lucido, disadorno e monotono, senza elevare l'espressione e il pensiero, senza inserire elementi fantasiosi, romantici, declamatorî, moralizzanti. Il grande storico antico che più gli rassomiglia è Polibio.
Ediz.: I frammenti di Cratippo noti fino al 1908, in Müller, Fragm. Hist graec., II, Parigi 1848, p. 75 segg.; gli altri in B.P. Grenfell e A.S. Hunt, Hellenica Oxyrhynchia, Oxford 1909.
Bibl.: L. Pareti, in Studi italiani di filologia classica, XIX, p. 398; W. Judeich, in Rhein. Mus., 1911, p. 94 segg.; E.M. Walker, The Hell. Oxhyrinchia, Oxford 1914; E. Meyer, Theop. Hellen., Halle 1909; Prentice, in Class. Phil., 1927, p. 399 segg.; G. De Sanctis, in Atti Acc. Torino, XLIII (1908); F. Jacoby, Fragm. der gr. Historiker, Berlino 1926, II, p. 6 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, III, ii, p. i segg.; Hellenica Oxyrhynchia, Oxford 1927; A. Momigliano, Androzione e le Ellen. di Ox., in Atti Acc. Tor., LXVI, 1931.