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Creative commons

Lessico del XXI Secolo (2012)
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Creative commons


– Organizzazione statunitense (in sigla CC) senza scopo di lucro creata nel 2001 per rendere più agevole la concessione di licenze sulle opere protette da diritto d’autore. Con l’avvento di Internet, i fondatori dei CC hanno ritenuto necessaria l’adozione di modelli di licenza che snellissero e facilitassero l’accesso alle creazioni artistiche oggetto di diritto d’autore e copyright, considerando che questi sistemi di protezione della proprietà intellettuale sarebbero ormai obsoleti rispetto ai più moderni mezzi di comunicazione informatici. Alla tipica dicitura di diritto d’autore e copyright «tutti i diritti riservati» (all rights reserved) si propone di sostituire la dicitura più elastica «alcuni diritti riservati» (some rights reserved), allo scopo di rendere davvero universale, e quindi consono alla filosofia di Internet, l’accesso alla ricerca, all’istruzione e alla cultura. La struttura tecnico legale proposta dall’organizzazione comprende sei diversi modelli di licenza, compatibili nei limiti del possibile con le diverse legislazioni in tema di diritto d’autore e di copyright e pertanto applicabili in linea di principio in tutti i paesi del mondo. Tali modelli standardizzati di licenza consentono all’artista titolare dei diritti d’autore di autorizzare un tipo di accesso più o meno ampio alla propria opera creativa, in modo da formare un insieme di contenuti creativi comuni (da cui il nome dell'organizzazione) che potranno essere liberamente copiati, distribuiti, pubblicati, sviluppati in lavori derivati, sempre e comunque nei limiti e nel rispetto del diritto d’autore e del copyright. Gli aspetti comuni a tutti i modelli di licenza proposti dall’organizzazione sono il diritto alla paternità dell’opera in capo all’autore (diritto comunque intrasferibile, secondo le leggi sul diritto d’autore e sul copyright) e la durata della licenza entro i termini di durata del diritto d’autore o copyright, a seconda dei paesi in cui viene applicata. Al momento di scegliere il modello più adatto di licenza che vorrà utilizzare, il titolare del diritto d’autore (licenziante) dovrà innanzitutto decidere se vuole autorizzare i licenziatari che usufruiranno della sua opera a un utilizzo commerciale della stessa, o soltanto non commerciale, e se consentirà la creazione di lavori derivati, nel qual caso può decidere che tali lavori derivati siano poi oggetto della stessa licenza d’uso applicata alla sua opera originale, secondo un sistema (share alike) che assicurerebbe la massima diffusione dei contenuti digitali. Per quanto riguarda tutte le ulteriori utilizzazioni riservate dalle leggi sul diritto d’autore e sul copyright e non esplicitamente consentite nella licenza CC, il licenziatario sarà tenuto a richiedere il necessario consenso al titolare dei diritti sull’opera.

Modelli di licenza. – I modelli di licenza CC, tutti rigorosamente non esclusivi e gratuiti, sono sei. Attribuzione (attribution, CC-BY): è il più ampio, in cui l’autore-licenziante, in merito a una sua opera, autorizza i licenziatari a copiarla, distribuirla, pubblicarla, svilupparne lavori derivati, anche per usi commerciali, sempre indicandone la paternità. Attribuzione-condividi allo stesso modo (attribution-share alike, CC BY-SA): l’autore-licenziante autorizza i licenziatari a copiare, distribuire, pubblicare, sviluppare lavori derivati, anche per usi commerciali, sempre indicando la paternità dell’opera, a patto che i lavori derivati vengano poi offerti in licenza alle stesse condizioni. Attribuzione-non opere derivate (attribution-no derivs, CC BY-ND): l’autore-licenziante autorizza i licenziatari a copiare, distribuire e pubblicare nel suo complesso l’opera, anche per usi commerciali, senza che se ne possano sviluppare lavori derivati, sempre indicandone la paternità. Attribuzione-non commerciale (attribution-non commercial, CC BY-NC): l’autore-licenziante autorizza i licenziatari a copiare l'opera, distribuirla, pubblicarla, svilupparne lavori derivati, ma soltanto per usi non commerciali, sempre indicandone la paternità. Attribuzione-non commerciale-condividi allo stesso modo (attribution-non commercial-share alike, CC BY-NC-SA): l’autore-licenziante autorizza i licenziatari a copiare l'opera, distribuirla, pubblicarla, svilupparne lavori derivati, ma solo per usi non commerciali, sempre indicandone la paternità, a patto che i lavori derivati vengano poi offerti in licenza alle stesse condizioni. Attribuzione-non commerciale-non opere derivate (attribution-non commercial-no derivs, CC BY-NC-ND): l’autore-licenziante autorizza i licenziatari a copiare l'opera, distribuirla, pubblicarla, ma solo per usi non commerciali, senza che se ne possano sviluppare lavori derivati, sempre indicandone la paternità. Un ulteriore modello di licenza di CC è quello in cui l’autore non si riserva alcun diritto sull’opera (CC0, «tutti i diritti concessi», all rights granted), a parte ovviamente la paternità, vale a dire che l’opera viene considerata di dominio pubblico. Tali licenze sono applicabili tanto a opere presenti online che offline. Chiunque se ne voglia servire allo scopo di offrire in uso le proprie opere deve essere certo di essere l’effettivo titolare del diritto d’autore o di copyright su tali opere. L’eventuale revoca di una licenza concessa utilizzando i modelli CC non avrà effetto retroattivo, pertanto non si applicherà all’utilizzo posto in essere da terzi in quanto licenziatari in data anteriore alla revoca. Nel caso in cui il titolare del diritto d’autore abbia ceduto la gestione dei propri diritti a una collecting society (organizzazione istituite o da accordi tra titolari di copyright o dalle leggi sul copyright), potrebbe non essere più nella posizione di concedere licenze di CC sulle stesse opere, in quanto tale diritto sarebbe stato trasmesso alla collecting society nel momento in cui l’autore ne è diventato membro. Le licenze di CC si applicano unicamente a opere protette da diritto d’autore o copyright, senza estendersi ad alcun altro diritto esclusivo di proprietà intellettuale, quali potrebbero essere marchi, brevetti o modelli di utilità.

Vedi anche
Wikipedia Enciclopedia presente esclusivamente nella rete Internet, nata nel 2001 su progetto di Jimmy Wales e Larry Sanger, pubblicata in 270 lingue e gestita dalla Wikimedia foundation inc., fondazione senza scopi di lucro con sede a San Francisco. Il progetto vive grazie alle donazioni di singoli individui ... Diritto d’autore Diritto d’autore Il diritto d’autore tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo riguardanti le scienze, la letteratura, la musica, le arti figurative, l’architettura, il teatro, la cinematografia, la radiodiffusione e, da ultimo, i programmi per elaboratore e le banche dati, qualunque ne sia ... Copyright Designa una riserva del diritto d’autore, che viene esplicitamente dichiarata dall’editore o dall’autore stesso, anche con la semplice apposizione del caratteristico simbolo ©, in ogni sua pubblicazione, per evitare riproduzioni non autorizzate dell’opera. Nei sistemi giuridici anglosassoni il termine ... non profit Nel linguaggio economico, si dice di organismi privati molto diversi fra loro (associazioni, comitati, fondazioni ecc.) unificati dal divieto fissato per statuto di distribuire i profitti ai membri che ne fanno parte o ai dipendenti, e dall’obbligo di reinvestirli completamente nell’attività svolta. ...
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Creative Commons
Creative Commons loc. s.le f. pl. Diritti dell’ingegno in godimento collettivo. ◆ c’è chi ha escogitato una soluzione geniale per togliere le castagne dal fuoco sia ai creativi generosi che ai potenziali fruitori dei materiali. Il progetto,...
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