credito non performante
loc. s.le m. Credito concesso da un istituto bancario, la cui riscossione presenta difficoltà a causa dell’impossibilità dei debitori a onorare i propri impegni.
• In ogni caso, l’assessment «non riguarda solo il fatto che le banche abbiano passato o meno il test», continua il report [di Standard & Poor’s]. «Sebbene la maggioranza delle banche abbia passato la revisione, l’Aqr ‒ sottolinea ‒ ha rilevato che i valori di libro sarebbero stati più bassi di 48 miliardi e l’esposizione ai crediti non performanti sarebbe stata più alta di 136 mld se avessero applicato una classificazione dei crediti più prudente a fine 2013». (Mas[simo] M[iccoli], Repubblica, 28 ottobre 2014, Genova, p. II) • «È evidente ‒ ha precisato [Victor] Massiah ‒ che resta ancora, ed è importante, la necessità di gestire lo stock di credito non performante che abbiamo accumulato durante gli anni della crisi» (Roberto Giulietti, Corriere della sera, 14 maggio 2015, Cronaca di Brescia, p. 9) • L’aumento da 5 miliardi, da varare entro la fine di quest’anno, compenserà i maggiori accantonamenti e le perdite da cessione di sofferenze. Tale mossa permetterebbe a Montepaschi di anticipare le richieste della Bce sulla quantità ingente degli Npl (crediti non performanti) da smaltire da qui al 2018. (Luca Mazza, Avvenire, 30 luglio 2016, p. 7, Primo piano).
- Composto dal s. m. credito, dall’avv. non e dal p. pres. e agg. performante, ricalcando l’espressione ingl. non-performing loan.
- Già attestato nella Repubblica del 12 maggio 2004, p. 36, Economia (Walter Galbiati).
> non-performing loan, Npl.