credo ut intelligam
Espressione lat. («credo per [poter] comprendere») ripresa dal Proslogion di Anselmo, e invocata per affermare la priorità della fede sulla ragione anche nei processi conoscitivi; nel contesto anselmiano comporta una concezione del conoscere come ‘intelligenza della fede’, e dell’intelletto come guidato da quella stessa verità eterna che si manifesta nella rivelazione.