Cremona
Cremona Luigi (Pavia 1830 - Roma 1903) matematico e patriota italiano. Combattente volontario contro gli austriaci, partecipò alla difesa di Venezia (1849); si laureò quindi in ingegneria e iniziò a insegnare matematica e fisica al ginnasio di Pavia e successivamente al liceo Sant’Alessandro a Milano, che nel frattempo non era più sotto il governo austriaco. Dal 1860 al 1867 insegnò all’università di Bologna; in tale periodo si dedicò allo studio delle trasformazioni di curve piane, in particolare delle trasformazioni algebriche birazionali (in seguito chiamate trasformazioni di Cremona o cremoniane) e delle proprietà geometriche che restano invarianti per tali trasformazioni. Sostenuto da F. Brioschi, che era stato suo docente, fu nominato docente di statica grafica al Regio istituto tecnico di Milano (oggi Politecnico) dove rimase fino al 1873, anno in cui si trasferì a Roma per dirigere la Scuola politecnica di ingegneria. Nel 1877 gli fu assegnata la cattedra di alta matematica all’università di Roma, ma nel 1879 fu nominato senatore per i suoi meriti civili e scientifici e da allora, di fatto, abbandonò la ricerca. Fu membro del Consiglio superiore dell’istruzione, vicepresidente del senato e, per soli trenta giorni, anche ministro della Pubblica istruzione. Dedicò molta parte del suo tempo alla politica e all’organizzazione della scuola nel nuovo stato italiano. Nell’ambiente matematico italiano la sua influenza fu notevole, giacché pose le basi della cosiddetta scuola italiana di geometria algebrica che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, aprì nuove strade alla geometria pura.