CREPUNDIA (voce latina, da crepo "faccio rumore")
Pendaglietti, spesso di materia preziosa, che venivano appesi a una catenella al collo (Plaut., Mil., 1399) o trasversalmente sul petto dei bimbi. Sotto questo nome si comprendono non solo i pendaglietti riproducenti in piccole proporzioni oggettini domestici, ma anche le bullae, gli amuleti contro il fascinum, e infine, per estensione, ogni piccolo giocattolo. È motivo assai comune nella commedia il riconoscimento di un figlio da parte dei genitori in base ai crepundia. Il Gabinetto di antichità di Vienna possiede un magnifico esemplare (v. fig.) di collana in oro, che reca appesi cinquanta crepundia riproducenti in piccolo tenaglie, falci, coltelli, cesoie, un'ancora, una mano, una scarpa, una barchetta, ecc.
Bibl.: Hattemer, Aus d. Leben d. Kinder in Hellas u. Rom, Magonza 1865; J. Marquardt, Privatleben der Römer, I, 2ª ed., Lipsia 1886, p. 120; Fernique, in Daremberg e Saglio, Dict. antiq. gr. et rom., I, pp. 1561-62, e bibl. ivi cit.; Mau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, coll. 1706-07.