cresci-Italia
(Cresci Italia, cresci Italia), s. m. e agg. inv. Decreto legge del 24 gennaio 2012 sulle liberalizzazioni; a esso relativo.
• Prendiamo il caso delle pur timide liberalizzazioni varate in primavera con il decreto «cresci Italia»: come ricordava il «Corriere» il 19 novembre, fino a poche settimane fa, su 53 regolamenti attuativi ne erano stati emanati soltanto 11. (Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, Corriere della sera, 5 dicembre 2012, p. 11, Primo Piano) • La vera novità è invece rappresentata dalla prospettiva «premiale» che nel corso della precedente legislatura si è fatta strada e che si è manifestata, come opportunamente è stato ricordato, all’atto della conversione in Senato del decreto «Cresci Italia», con l’introduzione del «rating di legalità». La tempestività con cui l’Autorità antitrust ha adottato il regolamento esecutivo ed il Ministero della Giustizia ha a suo tempo emanato il decreto attuativo, sono il segnale di quanto questo istituto sia stato ritenuto importante per consolidare la fiducia in una economia sana, in un mercato che incoraggia la legalità e combatte l’infiltrazione di criminalità organizzata, di corruzione, di reati fiscali e societari. (Paola Severino, Sole 24 Ore, 19 giugno 2013, p. 1, Prima pagina) • il governo Monti, a giustificare la sua anomalia, avrebbe dovuto imprimere una svolta radicale alla politica dell’Italia, oltre a rimetterne in sesto l’economia. Ma si sa come è andata a finire. Di riforme radicali, tolta quella delle pensioni e quella a dir poco controversa del mercato del lavoro, se ne sono viste poche. Non solo, ma molti dei provvedimenti più importanti varati da quel governo ‒ chi non ricorda il «salva-Italia», il «cresci-Italia», la «spending review»? ‒ sono rimasti, come si sa, largamente inattuati. (Alessandro Campi, Messaggero, 21 maggio 2014, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal v. tr. e intr. crescere e dal nome proprio Italia.
- Già attestato nel Corriere della sera del 30 dicembre 2011, p. 7, Primo Piano (Antonella Baccaro).