CRESOLI
. Si chiamano così, in chimica organica, corpi omologhi del fenolo nel quale un atomo d'idrogeno del nucleo benzilico è sostituito da un radicale metilico: donde l'ortocresolo (I), il meno tossico, il metacresolo (II), il paracresolo (III), il più tossico.
Il cresolum crudum del commercio contiene 85-90% di cresoli. S'estraggono dall'olio di catrame con alcali che discioglie il fenolo e non gl'idrocarburi: dalla soluzione, per aggiunta d'acido solforico e distillazione frazionata, s'ottiene il miscuglio dei tre cresoli (tricresolo).
I cresoli svolgono un'azione microbicida più spiccata del fenolo, però sono meno tossici e irritanti per una capacità assai più debole di coagulare l'albumina. S'impiega la loro miscela emulsionata specialmente con il sapone di potassa: la creolina (10% di cresoli) che è un'attivo deodorante; emulsionata con acqua (5-7-10%) serve anche per la disinfezione dei mobili, pavimenti, materiali di rifiuto. Il lisolo (50% di cresoli) in soluzione di grammi 0,50-1% serve per la disinfezione chirurgica, e anche per irrigazioni antisettiche nella ginecologia; a concentrazioni più forti (10%) s'impiega nella disinfezione esterna. Derivati analoghi dei cresoli servono in polvere o in pomata per medicature antisettiche.