crime fiction
loc. s.le f. inv. Genere letterario che comprende romanzi criminali, gialli e polizieschi.
• Mentre ieri nel Salone dell’Alessi di Palazzo Marino si consegnava la cinquantesima edizione del Premiolino, cioè del premio di giornalismo più antico d’Italia, l’ospite maggiormente atteso della serata, Roberto Saviano, risultava [...] a Barcellona per la quinta «Semana de la novela negra»: convocato con i giallisti americani Sue Grafton e Michael Connelly per la gioia dei fan catalani della crime fiction, e proprio ieri impegnato, come faceva sapere la sua casa editrice Mondadori, «in un programma serratissimo che gli ha impedito di prendere un aereo e raggiungere Milano». (Egle Santolini, Stampa, 5 febbraio 2009, p. 42, Società e Cultura) • Mai che quei romanzi ti spiegassero perché gli uomini possano essere così abominevoli ‒ ma certo sapevano offrirti un vastissimo campionario sul come potevano esserlo. E questo, nel mio caso di adolescente, lo vivevo come una protezione. Be’, credo ancora che il segreto del successo di questo genere, che nei decenni ha assunto forme e nomi diversi (crime fiction, hard boiled, detective story, thriller, noir, eccetera) ma è rimasto sostanzialmente immutato nei contenuti, sia proprio il senso di protezione che infonde mentre ti affida alle più melmose profondità del Male, e che questo derivi proprio dalla velocità con la quale l’elemento ostile viene attraversato. (Sandro Veronesi, Repubblica, 1° marzo 2012, p. 44, Cultura) • Il tema di quest’anno è «Letteratura della crisi, letteratura del conflitto». Spiega Elisabetta Mondello: «Il convegno è dedicato a quell’area del noir che negli ultimi anni ha imposto una nozione di “crime fiction” caratterizzata dalla vocazione a narrare le contraddizioni, i malesseri, i punti di crisi della società e a raccontarne le storture, le crisi e i conflitti. (Roberto Carnero, Unità, 17 febbraio 2013, p. 26, Culture).
- Espressione inglese composta dai s. crime ‘crimine’ e fiction ‘narrativa’.
- Già attestato nella Repubblica del 27 giugno 1989, p. 30, Cultura (Natalia Aspesi).