crimpaggio
s. m. Operazione con la quale si connettono cavi elettrici, servendosi di un apposito strumento.
• [Giuseppe] Sangiorgi e Alessandro Aprile, 37 anni, che frequentava all’epoca un master in cardiologia, sono indicati come coloro che «hanno effettuato impianti di stent, nei confronti di pazienti, nonostante la constatata alta pericolosità dei dispositivi che si erano manifestati difettosi per ripetuti episodi di crimpaggio, e costringendo i pazienti mediante violenza, individuabile nell’intrusività fisica degli atti clinici compiuti, a ricevere in assenza di consenso informato, prestazioni mediche invasive, altamente pericolose». (F[rancesco] Alb[erti], Corriere della sera, 10 novembre 2012, p. 20, Cronache).
- Derivato dal v. tr. crimpare con l’aggiunta del suffisso -aggio.