CRISANZIO (Χρυσάνϑιος) di Sardi
Neoplatonico del secolo IV d. C., discepolo di Edesio nella scuola da questo fondata a Pergamo. Divenuto amico dell'imperatore Giuliano l'Apostata nella visita da questo fatta alla scuola pergamena, fu da lui invitato due volte a Costantinopoli, probabilmente perché l'aiutasse nella sua opera di restaurazione del pensiero pagano di fronte al cristianesimo. Ma C. accettò dall'imperatore solo la nomina a gran sacerdote della Lidia, preferendo di non abbandonare la vita mistico-ascetica che conduceva a Sardi, e per la quale acquistò simpatia anche tra i cristiani, che non volle mai osteggiare. E a questa vita, più che ai suoi scritti filosofici, dei quali nulla è noto e scarsa dovette essere l'importanza, egli dové la sua notorietà.
Per la biografia di C., scritta . dall'amico e scolaro Eunapio, v. le sue Vitae sophistarum, ed. Boissonade, Amsterdam 1822, pp. 107 segg.
Bibl.: E. Zeller, Die Philosophie der Griechen, Lipsia 1923, III, ii, 4ª ed., pp. 730-91; W. Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 2483.