baathismo, crisi del
<-tì- ...>. – Nel primo decennio del 21° sec. il partito Ba'th, al potere in Siria dal 1963 e in Irāq dal 1968, ha subito un inarrestabile declino. In Irāq non è sopravvissuto alla Seconda guerra del Golfo (2003-2011), frantumandosi in differenti movimenti di resistenza all’occupazione statunitense; in Siria, pur continuando a essere la struttura portante del regime per controllare tutte le leve del potere, il referendum politico-costituzionale del 26 febbraio 2012 ne ha abolito la supremazia indiscussa decretando la fine del sistema a partito unico. Tuttavia, il permanere di un profondo stato di crisi nel Paese durante la prima metà del 2012 non ha permesso di intaccare nei fatti le posizioni di privilegio e di potere del partito. Laico e interconfessionale, il Ba'th, nato formalmente a Damasco nel 1940 con il motto ‘unità, libertà e socialismo’, trae ispirazione dal giacobinismo rivoluzionario francese, radicandosi poi in un’ideologia panaraba che enfatizza l’autodeterminazione dei popoli, in particolare la libertà dal dominio coloniale ma anche dal potere dei notabili locali, e una concezione di socialismo arabo inteso spesso in chiave nazionalista che fin dai primordi si distingue da quello di matrice europea e dal comunismo. I contrasti interni al partito negli anni Sessanta del secolo scorso, degenerati in una vera e propria battaglia militare nelle strade di Damasco, produssero la scissione che diede vita al partito Ba'th iracheno guidato da Ṣaddām Ḥusayn in maniera altrettanto autocratica di quella siriana. Con la scomparsa di Ḥāfiẓ al-Asad nel 2000 e la successione del figlio Bashshār, il partito Ba'th in Siria ha continuato a essere lo strumento più capillare di controllo della società per assicurare la fedeltà al regime: con oltre 800.000 iscritti e una struttura gerarchica interna che coinvolge corporazioni cittadine, associazioni giovanili e femminili, sindacati, università, forze armate, i vari uffici del Ba'th svolgono funzioni analoghe a quelle dei ministeri, vigilando sull’educazione scolastica, l’esercito, il mondo del lavoro. Alcuni contrasti interni, tuttavia, sono cominciati a emergere alla fine del 20° sec., proprio con il passare di consegne tra il padre e il figlio: le speranze di un cambiamento storico, inizialmente attuate nel settore economico attraverso le prime liberalizzazioni, l’introduzione di Internet (in precedenza bandito) e dei primi gestori di telefonia mobile (anche se direttamente controllati dal regime), non hanno corrisposto a un’effettiva apertura in ambito politico e culturale, negando qualsiasi concessione all’intellighenzia del Paese, che si era più volte espressa a favore di un multipartitismo democratico. All’inizio del 2012, nei mesi drammatici della rivolta popolare, nonostante l’esito referendario ne ridimensionasse il ruolo, il Ba'th ha continuato a costituire insieme all’esercito e ai servizi segreti, altri elementi portanti del regime degli al-Asad, un’impenetrabile linea di difesa della dittatura siriana.