Con la crisi economica, per la prima volta nella storia il PIL complessivo dei paesi industrializzati è divenuto inferiore a quello dei paesi emergenti.
Lo squilibrio delle bilance dei pagamenti tra i grandi paesi importatori ed esportatori è aumentato di cinque volte nell’ultimo quindicennio.
Per salvare le banche americane la Federal Reserve è intervenuta pesantemente nell’economia statunitense, portando le sue attività a 2.360 miliardi di dollari e superando così il PIL di un paese come l’Italia (2.113 miliardi).
La capitalizzazione dei mercati azionari dei paesi del sud-est asiatico è passata in 10 anni dal 5 al 25% del totale mondiale; quella degli Stati Uniti dal 50 al 35%.
Ai trend attuali, entro 15 anni il numero dei cinesi con istruzione universitaria supererà la popolazione statunitense.