CRISIDIDI (dal gr. χρυσίς "abito dorato"; lat. scient. Chrysididae)
Famiglia di Insetti Imenotteri del sottordine degli Apocriti. Da alcuni autori essa è inclusa nei Vespoidei, da altri è tenuta separata a costituire il gruppo dei Tubuliferi. Comprende specie di piccole o medie dimensioni, caratterizzate dal dermascheletro molto resistente e spesso variamente scolpito, dai colori vivacissimi e metallici, verdi, rossi, azzurri, ecc., dall'addome sessile, convesso sul dorso, piatto sul ventre, mostrante generalmente solo tre o quattro tergiti visibili e terminante, nelle femmine, con un tubo retrattile, che nasconde internamente l'ovopositore. I Crisididi hanno l'abitudine, quando sono intimoriti, di piegare l'addome contro il torace, ritraendo antenne, zampe e ali. Allo stato adulto si trovano, durante le belle giornate estive, sui fiori, sui muri, sui pali, sui sassi esposti al sole; come larve vivono parassiti nei nidi di Imenotteri Aculeati e specialmente di Apidi, di Sfegidi e di Vespidi, ove si possono nutrire tanto delle larve della specie ospite, quanto delle vittime che la madre dell'ospite stesso ha accumulate per la sua prole. I Cleptes parassitano invece Imenotteri Tentredinidi, e qualche forma (Pentachrisis shanghaiensis Sm. e P. bombycida Mocs.) larve di Farfalle.
Fra le specie italiane si possono ricordare le Holopyga Dahlb.; gli Hedychrum Latr. e gli Hedychridium Ab.; la Parnopes grandior Pall., di cospicue dimensioni, col capo, il torace e il primo segmento apparente dell'addome di color verde poco lucido e il resto dell'addome tinto di rosso carne; gli Stilbum Spin., i Crisididi nostrani di maggior mole, integralmente di color verde smeraldo splendente, ovvero con regioni del corpo azzurre, rosse o dorate; le numerose specie del genere Chrysis L., delle quali la C. cuprea Rossi, di color rosso rubino col propodeo e le zampe azzurre; la C. cyanea L., la C. indigotea Duf. e Perr. e la C. Ragusae Destef., azzurre o verdastre; la C. ignita L., col capo e il torace di solito azzurroverdastri e con l'addome rosso splendente; la C. succincta L., variegata di rosso, verde, azzurro e oro; la C. scutellaris F., col capo e il torace azzurri, l'addome rosso e una macchia mediana dello scutello del mesonoto e del metanoto rossa, gialla o verdastra; infine i curiosi e anomali Cleptes, da varî autori non inclusi nella famiglia, di forma slanciata e con lungo ovopositore, le cui femmine, eccezionalmente provviste di ghiandole velenose, sono capaci di pungere.