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CRISOMONADI

di Achille Forti - Enciclopedia Italiana (1931)
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CRISOMONADI (dal gr. χρυσός "oro" e μονός "unità"; latino scient. Chrysomonadida)

Achille Forti

Ordine di Flagellati della classe dei Phytomastigoda, talvolta adattati alla vita saprofita, caratterizzati dall'assenza della membrana cellulare, dalla presenza di 1-6 cromatofori discoidali giallo-bruni e da una rossa macchia oculare disposta vicino al cromatoforo Si riproducono per scissione. Il periblasto è assai tenero e sottile, per cui la cellula può avere aspetto ameboide, ma per lo più è circondata da un involucro gelatinoso strettamente addossato. Spesso però il protoplasto nudo può vivere in gusci ampî con forma di corno. Gl'individui sovente sono riuniti in colonie. Esistono uno o due flagelli sul lato anteriore della cellula. I vacuoli contrattili sono indipendenti l'uno dall'altro e si trovano situati in differenti parti del corpo.

La distinzione delle famiglie si basa sul numero dei flagelli: uno, nelle Cromulinacee con il genere Hydrurus a fronde gelatinose olivastre, frequente nelle acque rapidamente correnti, e col genere Chromulina che allo stato sporangiale galleggia e sembra zolfo; due, uguali o quasi, nelle Imenomonadacee, coi generi Phaeocystis (Har.) Lagerheim, della flora pelagica del mare, a spore nude, e Synura Ehr., dalle elegantissime colonie; due, l'uno differente dall'altro, nelle Ocromonadacee coi generi Dinobryon Ehr., uno dei più tipici componenti della flora limnetica di tutto il mondo, a colonie che hanno l'aspetto esterno di piccoli Briozoi, e Uroglena, con le colonie sferiche semisaprofite nel plancton di stagno.

Bibl.: G. Senn, in Engler e Prantl, Natürliche Pflanzenfamilien, I (1900).

Tag
  • MEMBRANA CELLULARE
  • CROMATOFORI
  • FLAGELLATI
  • SAPROFITA
  • PLANCTON
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