CAETANI, Cristoforo
Nacque nel 1586, presumibilmente da Lorenzo dei Caetani di Filettino, probabilmente ad Anagni, dove ancor giovane fa canonico e preposto della cattedrale. Dal settembre del 1609 fino alla morte del pontefice Gregorio XV, l'8 luglio del 1623, fece parte della Segreteria di Stato, ma non in posizione direttiva. Qui egli redigeva, sempre più autonomamente, insieme con G. Cameresio ed altri, sotto la direzione dei segretari di Stato P. Feliciani e G. B. Agucchia la corrispondenza con i nunzi pontifici, soprattutto quelli di Francia, Spagna e Venezia. Indubbiamente la sua influenza politica fu maggiore di quanto assuma il Semmler. La sua conoscenza dell'andamento degli affari e della sfera di attività della Segreteria di Stato è rivelata dal memoriale che su questi argomenti egli dedicò nel 1623 al segretario di Stato di Urbano VIII, Lorenzo Magalotti. Da esso si rileva che egli sarebbe stato attivo soprattutto in qualità di esperto di diritto ecclesiastico. Anche dopo il 1623 redigeva consulenze per la Segreteria di Stato.
Il 10 maggio 1623 fu creato vescovo di Laodicea e coadiutore del vescovo di Foligno Porfirio Feliciani, già segretario di Stato, ma risiedette prevalentemente a Roma, avendo una prebenda al Laterano. Dopo la morte del Feliciani, il 2 ott. 1634, gli succedette nel vescovado di Foligno. Nel 1642 tentò senza successo di ottenere il trasferimento nella sua patria, Anagni.
Il C. fu anche scrittore, ma questa sua attività era praticamente sconosciuta ai contemporanei, poiché solo nel 1886 venne pubblicata a Roma una delle sue opere, la biografia di papa Bonifacio VIII Caetani, a cura di G. Gentili. Sono appena 34 pagine, di soli dati genealogici e cronologici; invece di considerazioni storiche sulla agitata attività politica ed ecclesiastica del papa, troviamo una mera argomentazione di diritto canonico. Anche la produzione poetica del C. è priva di significato. Le poesie come anche le altre opere storiografiche del C. confluirono nella biblioteca del nipote di Urbano VIII, il cardinal nepote Francesco Barberini.
Nonostante gli stretti rapporti del C. con la famiglia di papa Urbano VIII, egli non avanzò ulteriormente nella carriera ecclesiastica.
Morì a Foligno il 22 ott. 1642.
Opere: una Descrittione della vita del sig. Card. Antonio Gaetano, in Bibl. Apost. Vaticana, Barb. lat.6030, ff. 1-77; abbozzi per la storia della famigha Caetani, ibid., 6037-6039, alle voci Anagni, Caetani, Sermoneta; poesie, ibid.6037, ff. 113-124.
Fonti e Bibl.: Bibl. Apostolica Vat., Barb. lat.6030-6039; Arch. Segreto Vat., Misc. Arm., II, t. 127; G. Caetani, Caietanorum genealogia, Perugia 1920, tav. CXLV; A. Kraus, Das päpstliche Staatssekretariat im Jahre 1623.Eine Denkschrift des ausscheidenden Sostituto an den neuernannten Staatssekretär, in Römische Quartalschrift, LII (1957), pp. 93-122; J. Semmler, Beiträge zum Aufbau des päpstlichen Staatssekretariats unter Paul V. (1605-1621),ibid., LIV (1959), pp. 59-79; A. Kraus, Das päpstliche Staatssekretariat unter Urban VIII., 1623-1644, Freiburg 1964, pp. 63 ss.; J. Semmler, Das päpstliche Staatssekretariat in den Pontifikaten Paul V., und Gregori XV. 1605-1623, Rom-Freiburg-Wien 1969, pp. 116 ss.; P. Gauchat, Hierarchia catholica, IV, Monasterii 1935, pp. 191, 214.