• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Critica della ragion pratica (Kritik der praktischen Vernunft)

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

Critica della ragion pratica (Kritik der praktischen Vernunft)


Critica della ragion pratica

(Kritik der praktischen Vernunft) Opera (1788) di I. Kant in cui si studiano le condizioni trascendentali dell’agire morale, la cui legge si presenta come un «imperativo categorico», ossia pura legge del dovere, scevra da ogni contenuto. A differenza di quello «ipotetico», che comanda in vista di un fine, l’imperativo categorico è fondato sulla norma dell’«agire secondo ragione», dove la ragione è intesa in senso universale, ossia estesa a tutti gli esseri razionali. Ne derivano tre formulazioni: «Agisci secondo quella massima che, al tempo stesso, puoi volere che divenga legge universale» (dove «massima» è il principio soggettivo, contrapposto all’oggettività della legge); «agisci come se la massima della tua azione dovesse essere elevata dalla tua volontà a legge universale della natura»; «agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona, sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine, mai solo come mezzo». È la conformità fra volontà e principio razionale a determinare la moralità dell’azione che, non legata a premi o ricompense, si iscrive entro un razionale «regno dei fini», in cui si realizza l’unione di tutti gli esseri razionali mediante leggi «oggettive» comuni. La ragion pratica infatti, mediante la legge morale, postula la «libertà», che esula dalle determinazioni della natura fenomenica dell’uomo, l’«immortalità dell’anima», che proietta lungo un progresso infinito la tensione verso l’unione di felicità e bene, e l’«esistenza di Dio», inteso come garante di tale accordo.

Vedi anche
Immanuel Kant Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, Kant, Immanuel ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del ... volontà volontà Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati. filosofia 1. Sviluppi del concetto di volontà La volonta costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto nel suo rapporto con la ragione. Nel ... etica In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’etica va distinta sia dalla politica sia dal diritto, in quanto ramo della filosofia che si occupa più specificamente della sfera delle ... natura Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. ecologia 1. Protezione della natura Per protezione della natura s’intendono tutti gli atti tendenti a impedire l’alterazione degli ambienti ...
Tag
  • IMMORTALITÀ DELL’ANIMA
  • ESISTENZA DI DIO
  • TRASCENDENTALI
  • FENOMENICA
  • INFINITO
Vocabolario
ragióne
ragione ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
pràtica
pratica pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, in un certo settore (spesso in...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali