CROMLECH
. Con questo nome di origine bretone, che significa "pietra curva", sono indicati gruppi di pietre rudi infitte nel suolo e disposte a formare una linea circolare, più raramente rettangolare, che delimita e recinge uno spazio chiuso. In Inghilterra tali recinti sono detti stone-circles. Questi monumenti megalitici, spesso collegati e preceduti dai cosiddetti allineamenti, o filari di pietre ritte, disposti su due o più serie, talora di notevole lunghezza, sono specialmente frequenti nella Francia del Nord, nel Morbihan, nella Bretagna, nel Gard. Essi sono stati molto studiati dal punto di vista archeologico e folkloristico, per le leggende popolari che vi si riferiscono; alcuni li ritennero monumenti religiosi, templi solari; altri, luoghi di culto, cenotafî, luoghi di assemblee politiche e giudiziarie, o monumenti trionfali e commemorativi, ma nessuna di queste ipotesi trovò l'appoggio di sicuri dati di scavo.
A Menec, nel Morbihan, si conservanoosedici file di pietre ritte che precedono un cromlech, e formano insieme un complesso di 1169 pietre; a Kerlescan è un allineamento di tredici filari di 540 pietre, con un cromlech di 39 pietre; resti di consimili raggruppamenti si trovano pure nel Morbihan a S. Barbara, a Saint-Pierre-de-Quiberon, al Vieux-Moulin, a Plouharnel; anche nel Finistere si ricorda il cromlech di Lestridiou, presso Penmarch, con quattro filari di pietre di quasi un chilometro di sviluppo; in quello della penisola di Crozon, che è preceduto da un allineamento di due lunghi filari, grandi banchi di pietra entro il recinto indicavano chiaramente che questo era destinato a luogo di riunione. Ma sono anche numerosi i cromlechs o recinti isolati dagli allineamenti, come i due grandi recinti tangenti, in parte sommersi nell'isolotto di Er-lanic, presso Gavr'inis, di 60 metri di diametro, e quelli, pure circolari, di Can de Ceyrac (Gard) di 90 metri di diametro. Questi recinti debbono essere distinti dai cerchi di pietre disposti in origine alla base dei tumuli funerarî per contenerne la terra ora scomparsa. Nella Scozia, nella Danimarca e specialmente nelle isole Britanniche esistono numerosi recinti circolari megalitici, alcuni dei quali imponenti, come quelli di Avebury e di Stonehenge (v. britannia: Preistoria), che sono certamente fra i più notevoli monumenti megalitici conservati. Questi monumenti mancano nella penisola italiana e nelle isole; solo in Sardegna si notarono recinti megalitici, sugli altipiani di Bonorva, di Abbasanta e di Bitti, ma le dimensioni loro sono assai inferiori a quelle dei recinti della Francia, e quanto all'uso si può ritenere che servissero da recinti per il bestiame o da piccoli ridotti di difesa.
Bibl.: J. Dechelette, Manuel d'archéologie préhistorique, I, Parigi 1908, p. 446 (Can de Ceyrac), cfr. pp. 375, 442; O. Montelius, Die älteren Kulturperioden in Orient und in Europa, Stoccolma 1903, p. 13 seg.; Inventaire des Monuments megalith. de France, in Bull. Soc. Archeol,. 1880, p. 64; M. Ebert, Reallexikon der Vorgeschichte, VIII, 1927, p. 94; per la Sardegna: A. Taramelli, in Monumenti antichi dei Lincei, XXV (1919), p. 792, figg. 12, 13; p. 796 figg. 14, 15.