CROMLECH
Tra i monumenti megalitici preistorici, i c. costituiscono una classe particolare, da distinguersi dai cerchi di pietre atti a sorreggere dall'esterno la terra dei tumuli funerari (v. dolmen). L'area circoscritta è generalmente assai vasta (fino a 90 m di diametro in Bretagna e nel Gard) e la loro destinazione è oggetto tuttora di diverse congetture (luoghi di culto solare o di sacrifici, recinti per assemblee, monumenti commemorativi). Ma la loro frequente relazione con lunghissimi allineamenti di pietrefitte che si congiungono all'area circolare, fa pensare a luoghi di cerimonia, cui si accedeva da strade monumentali. Inoltre in alcuni c., specialmente nelle isole britanniche, la presenza di un terrapieno perimetrale, nel quale si trova un'interruzione o "entrata" in corrispondenza della strada, suggerisce l'idea di una disposizione ad anfiteatro atta a permettere alle moltitudini la visuale nell'interno dell'area.
I c., il cui nome è derivato da un termine bretone significante "pietra ricurva", sono particolarmente diffusi nella zona atlantica della Francia, in Danimarca, Svezia ed Isole Britanniche. L'origine di questi monumenti è molto discussa, ma generalmente va posta in relazione con le popolazioni che hanno diffuso in Europa le tombe a tumulo circolari, intorno all'inizio del II millennio a. C.
Il c. di Avebury include nella sua parte centrale il moderno villaggio. Il complesso è circondato da una trincea e, all'esterno di questa, da un grandioso terrapieno interrotto all'imbocco di una monumentale strada fiancheggiata da monoliti. Il c. di Avebury comprendeva almeno tre cerchi megalitici, di cui quello esterno presenta un diametro di oltre 300 m. Nello stesso territorio del Wiltshire, altro grandioso monumento della classe dei c. è Stonehenge, una vasta area circolare di oltre 100 m di diametro, delimitata originariamente da un fossato. Le strutture all'interno erano costituite da megaliti di forma allungata, infitti verticalmente nel terreno e disposti a circoli concentrici. Le strutture più interne, ricostruite in una seconda fase, presentano attualmente una complessa disposizione a "triliti", vere e proprie architravi monolitiche poggianti su coppie di pilastri. Un lunghissimo "cursus", fiancheggiato da fossati, conduceva da N-E verso il monumento, il che avvalora ancora una volta l'idea di una destinazione sacrale e cerimoniale del complesso. Stonehenge ebbe una lunga storia ricostruttiva, che va dalle prime immigrazioni in Britannia dei gruppi continentali del "vaso campaniforme" (v.) (1900 circa a. C.) fino all'Età del Ferro.
Bibl.: J. Déchelette, Manuel d'Archéologie préhistorique, I, Parigi 1908; M. J. Flaure, Rough Stone Monuments in Western Europe, in Ann. Brit. School at Athens, XXXVII, 1936; J. F. S. Stone-Stuart Piggott, The Stonehegenge Cursus and its Affinities, in Arch. Journ., CIV, 1948.