cronometro
cronòmetro [Comp. di crono- e -metro] [MTR] Strumento per misurare lo scorrere del tempo, e precis. sia per misurare un intervallo di tempo, sia per determinare l'istante (ora del giorno, minuti, secondi e frazioni), in questo secondo caso sinon. di orologio (←), ma in genere di orologio partic. accurato. ◆ [MTR] C. da marina: orologio partic. preciso e conservato con particolare cura, usato un tempo esclusiv. per determinare la longitudine. ◆ [MTR] C. per misurare intervalli di tempo: se ne sono avuti e se ne hanno tuttora di vari tipi. (a) C. meccanici: sono costituiti da un orologio che, oltre alle normali lancette per indicare le ore, i minuti e, eventualmente, i secondi di tempo civile, è fornito di altre lancette, coassiali con le precedenti oppure rotanti su propri quadranti, le quali, premendo appositi pulsanti, si avviano e si arrestano, indicando, a seconda dei casi, in ore, minuti e secondi oppure in minuti, secondi e frazioni di secondo, la misura dell'intervallo di tempo trascorso tra l'avvio e l'arresto; si hanno c. che non indicano il tempo civile, privi cioè, se così si può dire, del-l'orologio, e ve ne sono di relativamente semplici, detti contasecondi, con una lancetta centrale che compie un intero giro in qualche secondo e un quadrante suddiviso in modo che si possano apprezzare piccolissime frazioni, fino al centesimo, di secondo; altri, più complessi, in genere al centesimo di secondo, hanno due lancette; premendo un pulsante le due lancette si avviano insieme e insieme si arrestano; premendo un altro pulsante si arresta invece una sola delle lancette, che, peraltro, dopo essere stata riavviata raggiunge l'altra e procede poi con essa: in tal modo si possono misurare anche intervalli di tempo parziali; tali c. sono in genere portatili e comandati a mano; talora il comando è automatico, realizzato mediante relè agenti sui pulsanti ed eccitati, per mezzo di adatti dispositivi (contatti elettrici, fotocellule, ecc.), dal corpo o dal sistema di cui si sta esaminando il moto o l'evolversi. (b) C. elettronici: sono quelli di gran lunga più usati attualmente e sono sostanzialmente costituiti da un contatore elettronico opportunamente predisposto, precis. come contatore dei cicli di un segnale periodico campione che passano nell'intervallo di tempo da misurare; l'accuratezza può spingersi senza difficoltà al microsecondo, e anche oltre: v. conteggio elettronico.