CROSTA (dal lat. crusta; fr. croûte; sp. costra; ted. Borke; ingl. crust, scab)
Massa che ha sede sulla superficie della pelle, prodotta dalla concrezione d'un secreto, d'un trasudato o d'un essudato.
Le croste da secreto, p. es., delle ghiandole sebacee, sono piuttosto aderenti, di consistenza cerea o cornea, untuose al tatto, di colorito giallo, più o meno scuro, emanano talvolta odore di grassi rancidi; si dissolvono in parte nei solventi dei grassi. Staccate, lasciano vedere sulla cute sottostante i follicoli beanti secernenti una sostanza untuosa. Le croste da trasudato, date da sangue o linfa, sono aderentissime, di consistenza vitrea, di colorito rosso-sangue (trasudato ematico) oppure diafane (trasudato sieroso). Le croste da essudato si producono su lesioni cutanee essudanti: vescicole, pustole, noduli ulcerati, bolle, flittene. Sono variamente aderenti, e staccate lasciano vedere una superficie erosa o ulcerata, mentre alla periferia si nota un alone iperemico o infiltrato. Hanno colorito vario: giallo ambrato nell'essudato sieroso, verdastro in quello purulento, bruno o rossastro in quello ematico, con tutte le gradazioni di passaggio nelle forme miste. Crosta lattea o lattime (lat. crusta lactea, lactamen; fr. croûte de lait; ted. Milchborke) è denominazione popolare indicante forme diverse, di varie parti, specie del capillizio dei bambini, essenzialmente costituite da eczema seborroico o impetiginoso.