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CROTONTIGLIO

di Fabrizio CORTESI - Alberico BENEDICENTI - - Enciclopedia Italiana (1931)
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CROTONTIGLIO (lat. sc. Croton tiglium L., Tiglium officinale Kl.; fr. croton; sp. crotontiglio; ted. Crotonbaum; ingl. crotonoil plant)

Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI

Pianta della famiglia Euforbiacee, che vive spontanea nelle Indie, in Cina, Cocincina, a Malacca, a Ceylon, alle Molucche ed è coltivata in alcuni paesi tropicali. È un arbusto o un alberetto alto 4-6 m., con foglie alterne, ovoidi acuminate, seghettate, lungamente picciolate. I fiori sono diclini monoici riuniti in infiorescenza con gli staminiferi in alto e i pistilliferi in basso. Il frutto è una capsula tricocca che contiene un seme per ogni valva.

La droga è fornita dai semi ovoidi oblunghi della grossezza d'un piccolo fagiolo, quasi quadrangolari, giallastri a causa dell'epidermide (epitesta) che li ricopre, nerastri quando questa è tolta. Da questi semi si ricava un olio grasso che è l'olio di croton officinale.

Questo ha un color giallo, più o meno scuro a seconda della data di preparazione. Oltre ai soliti trigliceridi degli acidi stearico, palmitico, miristico, laurinico, ecc., il seme di croton contiene circa il 10% d'una resina che sarebbe il suo componente attivo (Dunstan e Boole 1895), poiché da questa s'avrebbero tutti gl'identici effetti che s'ottengono dall'olio (Kobert 1890). Anche trattato con alcool e reso neutro, e senza azione irritante, l'olio possiede un'energica azione purgativa, già in dosi di cinque centigrammi. Non purificato dall'alcool, ha azione irritante locale e vescicatoria, anche sulla cute, e non può essere usato in dosi superiori a mezza o un quarto di goccia; perciò bisogna diluirlo con olio d'oliva. Evidentemente il suo meccanismo d'azione è quello irritativo e però esso non deve essere usato in caso di lesioni infiammatorie del tubo digerente.

Noto da tempo, l'olio di croton fu dimenticato e poi rimesso in onore dal Puccinotti al principio del sec. XIX, ma oggi s'usa in terapia solo in casi d'estrema atonia intestinale (avvelenamento da piombo) e nei pazienti incoscienti (coma diabetico, uremia, apoplessia). Venti gocce sono considerate mortali, e la morte avviene in stato di collasso. Diluito con olio d'oliva, o associato a trementina, spirito canforato, s'adopera esternamente come energico rivulsivo cutaneo.

Vedi anche
pianta Nome generico con cui si designano tutti i vegetali, esseri organizzati che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari molto complessi. Secondo particolari caratteristiche si distinguono: p. annue e perenni; p. erbacee ... arbusto Pianta perenne, legnosa, di media altezza (da 1 a 5 m) in cui anche i rami basali persistono, in modo che le ramificazioni principali partano vicino al suolo, da un ceppo comune; ne è un esempio il biancospino. Euforbiacee Famiglia di piante inclusa nell’ordine Malpighiali dalla moderna sistematica cladistica. Il monofiletismo delle E. si basa esclusivamente sull’analisi morfologica: frequente presenza di latice in tubi laticiferi, fiori generalmente diclini, in infiorescenze complesse, di costituzione molto varia, stili ...
Tag
  • INFIORESCENZA
  • TRIGLICERIDI
  • EUFORBIACEE
  • CENTIGRAMMI
  • PICCIOLATE
Vocabolario
crotontìglio
crotontiglio crotontìglio s. m. [lat. scient. Croton tiglium, comp. di Croton «croton» e tiglium, nome prelinneano di questa stessa pianta, der. del gr. τῖλος «escremento liquido» (per allusione alle sue proprieta purgative)]. – Pianta...
crotònico
crotonico crotònico agg. [der. di Croton, perché si riteneva che quest’acido fosse contenuto nell’olio di croton o di crotontiglio]. – Acido c.: composto organico, acido alifatico non saturo, a quattro atomi di carbonio, che si ottiene...
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