CROY
. Questa famiglia trae il suo nome dal villaggio di Crouy (anticamente Croy) in Francia (dipartimento della Somme). Il nome dei signori di Croy appare nei documenti fin dal principio del sec. XII, ma la discendenza provata della famiglia attuale risale solo fino a Barthélemy, sire di Croy, che visse nel 1313. L'antenato comune di tutti i rami della casa di Croy, attestato dai documenti storici fin dal sec. XV, è Giovanni de C., ucciso nella battaglia di Azincourt nel 1415. Suoi figli furono: Antonio di C., signore di Chièvres e Giovanni di C., creato conte di Chimay nel 1473. Tutti e due esercitarono un'influenza decisiva sul governo del duca di Borgogna, Filippo il Buono; ma poi, comprati segretamente da Luigi XI, re di Francia, vennero nel 1465 cacciati dalla corte da Carlo il Temerario, conte di Charolais, e non rientrarono in grazia che molto più tardi. Filippo, figlio di Antonio, servì fin da allora con fedeltà Carlo il Temerario e dopo di lui Maria di Borgogna e Massimiliano. Il secondo figlio, Giovanni di C., è il capostipite dei signori e più tardi conti di Roeulx. Il figlio di Filippo di C. è il celebre Guglielmo di C. (1458-1521), più conosciuto sotto il nome di Chièvres, che fu un potente sostenitore di Carlo V ed ebbe dall'imperatore il titolo di marchese di Arschot, di duca di Soria e di ammiraglio del regno di Napoli. Suo erede fu suo nipote Filippo II di C. (1496-1549), il quale ricevette il titolo di duca di Arschot e si distinse sotto il regno di Carlo V, difendendo i Paesi Bassi contro la Francia (1521, 1523, 1537, 1543). Il nipote del già ricordato Giovanni, fratello di Antonio, anche lui di nome Antonio, dette origine al ramo dei C.-Solre (suo nipote Filippo ricevette il titolo di conte di Solre nel 1592). Un figlio di Filippo, primo duca di Arschot, Filippo III di C. e terzo duca di Arschot (1526-1595), ebbe parte essenziale nei torbidi che agitarono i Paesi Bassi sotto Filippo II. Egli rimase luogotenente presso il duca d'Alba (v. paesi bassi). Dopo la morte del Requesens, successore del duca, e i disordini provocati dalle truppe spagnole (1576), gli Stati Generali si assunsero il governo del paese. Il duca di Arschot aderiva ora a loro, ora al nuovo governatore Don Giovanni d'Austria. Per questo suo atteggiamento fu imprigionato nel 1577 per alcuni giorni dai calvinisti di Gand. Nel 1580 egli si sottomise al re e morì durante un suo viaggio a Venezia. Suo figlio Carlo (1560-1612) servì pure sotto gli Stati fin dal 1577. Convertito al calvinismo, sostenne Guglielmo d'Orange nella lotta condotta da questo contro la Spagna. Ma fin dal 1584 egli si sottomise al re Filippo II e abiurò anche il calvinismo. Nell'occasione del trattato di pace fra la Francia e la Spagna (1598), del quale egli fu uno dei negoziatori, ottenne dal re di Francia Enrico IV l'erezione della terra di Croy in ducato. Il ducato di Arschot e il ducato di Chimay passarono alla morte di Carlo alla sorella di lui Anna e poi ai discendenti di lei. Il titolo di duca di C. fu raccolto da Carlo Alessandro, marchese di Havré, dal quale discesero i duchi di Havré. In seguito il titolo ducale non fu più portato regolarmente.
Il ramo dei Croy-Solre è l'unico che sussista ancora. Filippo Emanuele di C., conte di Solre, fu creato principe di Solre nel 1677 dal re di Spagna Carlo II e morì nel 1718 dopo essere passato al servizio della Francia. Suo nipote Emanuele di C., maresciallo di Francia sotto Luigi XV, ripristinò nel 1768 il titolo di duca di C. e la dignità di principe del Sacro Romano Impero. Fu questa qualità di principe del Sacro Impero che piede ad Augusto Filippo Luigi Emanuele, duca di C., figlio del precedente, la signoria di Dülmen (digtretto di Münster) nel 1803. In esecuzione dei trattati di Vienna del 1818, questa signoria fu ristabilita, ma senza diritti sovrani.
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