CUCULLO (lat. cucullus e cuculla; anche cucullio)
Era il cappuccio di stoffa, in generale pesante, che veniva portato sul capo da coloro che più particolarmente erano esposti alle intemperie, o che per la loro età avevano bisogno di proteggersi dal freddo: quindi dai viaggiatori, dai bambini, dai contadini e in generale dalle persone di condizione più umile. Il cappuccio era talvolta lavorato unito alla veste, talvolta riportato su di essa, a guisa delle nostre pellegrine. L'oggetto, come dimostra la parola che lo designa, era di origine gallica e la Gallia ne fu sempre uno dei centri di maggior produzione. Il suo uso permane fino ai bassi tempi dell'Impero, e si trasmette al cristianesimo che l'adotta particolarmente, come segno di umiltà, per i monaci: da questo uso derivò il proverbio: cuculla non facit monachum.
Bibl.: S. Reinach, in Daremberg e Saglio, Diction. antiquités, I, ii, pagina 1577 segg.; A. Mau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1739 seguente.