cui
Dativo del pronome latino qui. Ricorre in Vn XII 4, nella frase che D. attribuisce ad Amore apparsogli in sogno (Ego tanquam centrum circuli, cui simili modo se habent circumferentiae partes), e nel saluto con cui Cacciaguida accoglie D. nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? (Pd XV 29).