STARČEVO, Cultura di
Cultura preistorica detta anche di Starcěvo-Criş-Kremikovci (dagli aspetti locali di Jugoslavia, Romania e Bulgaria), che si delinea fin dal VI millennio (aspetto Proto-Criş) ed appare diffusa dalle coste della Tessaglia, attraverso la penisola balcanica, fino al Körös ed alle sorgenti del Prut. Si presenta come una formazione composita in cui sembrano riconoscibili elementi di diversa origine.
La base culturale, comune ad altre facies parallele ed attiva anche nell'ambito di aspetti cronologicamente successivi, appare di derivazione locale paleo-mesolitica, per la preminenza rivestita nell'economia dalla pesca (abbondanza di pesi da rete, spesso di forma elaborata, e situazione degli insediamenti lungo le rive dei fiumi o dei laghi), e soprattutto della caccia (grande quantità di resti di animali selvatici); e conseguentemente, per una certa mobilità rivelata dal carattere temporaneo delle occupazioni. Questo fondo autoctono si presenta caratterizzato da industria litica di derivazione epipaleolitica, da un'intensa lavorazione del corno e dell'osso, da ceramica rozza decorata a la barbotine, con strisciature eseguite a mano aperta, con impressioni d'unghia o digitali, con linee incise variamente disposte; le sagome più comuni sono costituite da grandi vasi di forma ovale o sferica, talvolta con collo cilindrico, con più anse disposte su due linee, e da ciotole emisferiche.
Nell'area balcanica, aperta ad influenze danubiane e soprattutto sud-orientali, un processo indipendente è ostacolato dal sovrapporsi di forti correnti allogene, per cui il quadro culturale si articola in una serie di aspetti compositi differentemente caratterizzati. La cultura di S. acquista, in un momento successivo alla sua fase iniziale, la caratteristica saliente di una ceramica dipinta, probabilmente di ultima origine asiatica, ed insieme anche una spinta verso l'organizzazione dell'attività agricola, come sembra indicare, tra l'altro, la maggiore continuità dell'occupazione in alcuni insediamenti sulla Maritza. La decorazione dipinta, comprende motivi rettilinei (zig-zag, rombi, triangoli) e curvilinei (ghirlande, spirali) ottenuti in bianco o nero su fondo rosso o in nero su fondo giallastro; l'ornamentazione policroma è scarsamente rappresentata. Le medesime sagome tipiche della ceramica dipinta si ritrovano in un terzo tipo di vasellame rappresentato nella produzione di S. e costituito da recipienti fini con superfici brunite color grigio, camoscio o rosso, inornata o con ornato a solcature. Caratteristiche salienti della decorazione vascolare appaiono le rappresentazioni antropomorfe e zoomorfe in rilievo (v. vol. ii, fig. 321), che si riallacciano al notevole sviluppo della plastica, comprendente figurine femminili sia di forma cilindrica, sia marcatamente steatopigiche. Tipici altari fittili si pongono accanto a tale produzione di ispirazione religiosa. Comune è anche l'uso delle pintadere (v.).
Bibl.: J. Kutzián, The Körös Culture, Budapest 1947; J. H. Gaul, The Neolithic Period in Bulgaria, Cambridge (Mass.) 1948; D. Arandjelovič-Garašanin, Starcevačka Kultura, Lubiana 1954; D. Berciu, Contributii la problemele Neoliticului in Romînia in lumina noilor cercetâri, Bucarest 1961.