TRIPOL'IE, Cultura di
Cultura preistorica che si estende all'incirca dalla prima metà del III millennio alla fine del II millennio a. C.
È localizzata nella regione delle terre nere tra i Carpazi ed il Dnieper e prende nome dal villaggio di T. presso Kiev, uno dei più importanti insediamenti scavati, alcuni dei quali appaiono essere stati occupati più di una volta (Cucuteni, Traian, Nerviska, Izvoare). Altro interessante villaggio è quello di Hăbăşeşti.
Il sostrato su cui si diffonderà la corrente portatrice della cultura a ceramica dipinta Cucuteni-Tripol'ie, corrisponde all'orizzonte denominato Pre-Cucuteni dagli studiosi rumeni e Tripol'ie A dai russi. Tale aspetto, la cui area d'estensione copre tutta la Moldavia e raggiunge verso E e N-E, in Ucraina, il bacino medio del Bug e quello settentrionale del Dniester, appare come il risultato di un processo formativo complesso, per cui elementi danubiani (ceramica a bande lineari) avrebbero permeato un fondo culturale del tipo Starčevo (v.). La cultura di T. A, che si tende a suddividere in tre fasi nell'ambito della prima metà del III millennio (i giacimenti più rappresentativi sono Izvoare, Traian, Sabatinovka), è caratterizzata da ceramica nerastra sulla quale i motivi decorativi (preminentemente fasce spiraliformi) erano realizzati con la tecnica dell'incisione, che si associa spesso a tecniche diverse, per cui si ottenevano solcature, decorazione a punteggiatura ecc.; frequente l'uso dell'incrostazione con sostanza bianca.
Le genti T. A, che appaiono aver praticato caccia, pesca, allevamento del bestiame ed una primitiva agricoltura, producevano asce di pietra, cuspidi silicee, lame di selce e di ossidiana e una notevole varietà di strumenti in osso e corno. Relazioni con l'Egeo e il Mediterraneo orientale sono indicate da idoli femminili fittili, di tipo molto stilizzato.
Le genti del gruppo T. a ceramica dipinta erano dedite ad una agricoltura alla zappa, sviluppata sulla precedente cultura Starčevo. È stato possibile suddividere stratigraficamente la cultura in quattro stadî principali (A, B i, B 2, C). Gli stanziamenti, generalmente, erano situati su speroni protetti da burroni o difesi artificialmente da bastioni o fossati; col trascorrere del tempo si hanno mutamenti nella struttura dei villaggi: nella fase B i appaiono capanne in fila (Erösd), nelle fasi B 2 e C in circoli concentrici (Vladimirovka). Le abitazioni presentano dimensioni notevoli in quanto adatte a gruppi sociali; fatte di tronchi d'albero, rivestite d'argilla, munite di portico, possedevano numerosi forni in ceramica e specie di altari cruciformi ornati con pitture o linee incise. Si sono trovati alcuni modellini frammentari di casa in argilla su piedi: ciò ha indotto a pensare che le abitazioni poggiassero su pilastri, ma non è stato possibile accertare archeologicamente questa pur plausibile ipotesi (v. casa; preistorica, arte).
Anche nelle ultime fasi di questa cultura, certamente parallela alle civiltà dei primi metalli pontico-caucasiche, le genti T. mantenevano ancora una loro tradizione agricola a sfondo neolitico, facendo poco uso del rame o del bronzo, importato, come l'ossidiana, da commercianti. Il metallo veniva usato solo per ami, grani, anelli, braccialetti. Le armi sono rare: qualche cuspide di freccia compare nel periodo B i. Presenti coni di argilla e pintaderas (v.). Peculiare soprattutto la produzione ceramica: dapprima i vasi sono di notevoli dimensioni, a tendenza biconica, ma privi di spigoli vivi; vi sono forme a fruttiera e molti sostegni tubolari. I vasi antropomorfi o in forma di animali, specialmente buoi, dovevano probabilmente servire a scopi rituali. La decorazione su fondo rosso-arancio consiste in ampie spirali o meandri che non tengono conto della struttura del vaso; talvolta tra i meandri si arricchisce di solchi prodotti da ossi curvi, stampi, conchiglie, con o senza incrostazione. Frequenti le statuette femminili a tutto tondo, in qualche caso con accenno di steatopigia, anch'esse spesso ornate con spirali incise. Nelle fasi successive i vasi divengono più piccoli, le sagome presentano linee spezzate, i fondi sono appiattiti; compaiono i vasi binoculari. La decorazione tiene conto della forma vascolare e presenta motivi spiraliformi in rosso o bianco o rosso bordato di nero. Le figurine femminili perdono in parte la decorazione, divengono più appiattite, recano fori di sospensione o terminano a punta per essere inserite a gruppi entro pani di argilla. Nella struttura sociale non si riconoscono differenze di classi, anche se il rinvenimento a Fedeleseni di una capanna più ricca delle altre, contenente tra l'altro una testa di scettro, potrebbe far pensare ad un'autorità costituita.
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(T. Passek - E. Castaldi)