cultural divide
loc. s.le m. inv. Divario culturale, differenza nel considerare situazioni di culture diverse.
• È soprattutto questo che ha fatto scattare l’allarme rosso, il sospetto di una sfida del generale a un presidente indebolito, inviso alla destra conservatrice. Anche se c’è qualche precedente di generali «dimissionati» per dichiarazioni avventate e se dieci anni fa Charles Moskos, un sociologo esperto di storia militare, avvertì che un esercito tutto di volontari e il suo crescente impegno su vari fronti avrebbero potuto creare un pericoloso «cultural divide» tra militari e civili, mai, nell’ultimo secolo e mezzo, il primato assoluto di Casa Bianca e Congresso era apparso in discussione. (Massimo Gaggi, Corriere della sera, 24 giugno 2010, p. 19) • [tit.] Un americano a Parigi spiega perché il «cultural divide» su DSK è più profondo del disgusto per le manette [testo] [...] La «perp walk» poi, la camminata del colpevole in manette al cospetto del pubblico, è il simbolo supremo di un «cultural divide» che sta facendo ribollire il sangue francese. (Mattia Ferraresi, Foglio, 19 maggio 2011, p. VI) • Quasi un elettore su tre sosteneva, quindi, non solo di dover ancora prendere una decisione sul proprio voto ma, molto spesso, di dover ancora decidere se recarsi alle urne. In generale erano più indecise le donne (36,2%) degli uomini (26,7%), le persone più anziane (37,9%), le persone con un titolo di studio inferiore (38,6%). Il fenomeno, inoltre, era correlato a un basso interesse nei confronti della politica e ad una minima esposizione alle informazioni e agli eventi della campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco di Genova. L’azione del «cultural divide», quindi, emergeva in maniera piuttosto evidente. (Luca Sabatini, Repubblica, 4 maggio 2012, Genova, p. I).
- Espressione inglese composta dall’agg. cultural ‘culturale’ e dal s. divide ‘divario, separazione’.
- Già attestato nella Repubblica del 2 luglio 2007, Affari & Finanza, p. 6 (Stefano Carli).