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curaro

Dizionario di Medicina (2010)
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curaro


Complesso di alcaloidi ricavati delle piante sudamericane del genere Strychnos che hanno la proprietà di bloccare le giunzioni neuromuscolari. Il succo di Strychnos, utilizzato dagli indigeni come veleno da freccia, essendo paralizzante può provocare la morte per asfissia. Claude Bernard utilizzò nel 1856 il c. per la dimostrazione di un sito d’azione sulle terminazioni nervose dei muscoli. Il primo alcaloide del c. a essere identificato nella sua struttura chimica fu, nel 1935, la tubocurarina, seguirono molte altre molecole, di struttura amminica, fra le quali le più potenti sono le tossiferine, estratte dalla Strychnos toxifera. L’azione del c. è depolarizzante, persistente e con difficile reversibilità: ciò, oltre a richiedere l’uso di basse concentrazioni nelle preparazioni farmaceutiche, ha portato allo sviluppo della ricerca su sostanze curarosimili (➔), meno potenti e più maneggevoli.

curaro

Vedi anche
tubocurarina Il principale alcaloide del curaro, isolato nel 1935 da H. King; è diffusa sotto forma di cloruro della base ammonica quaternaria, formula C37H42C12N2O6; cristalli incolori, solubili in acqua, in cui danno facilmente soluzioni sovrasature. Anche la t., come le neurotossine estratte dal veleno di serpente, ... veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare alla dose e spesso anche alla modalità di somministrazione e ad altre ... stricnina Alcaloide, di formula C21H22N2O2, presente, insieme a brucina, vomicina ecc., nei semi di varie specie di piante Loganiacee del genere Strychnos, dai quali si ottiene per estrazione con solvente in presenza di calce: è una sostanza cristallina, incolore, molto amara, fortemente tossica, con azione convulsivante ... tetano Malattia tossinfettiva dell’uomo e di alcuni animali causata dalla contaminazione di ferite da parte del Clostridium tetani e caratterizzata da ipertono locale o generale della muscolatura striata e da spasmi e convulsioni dolorose. Il Clostridium tetani è un bacillo anaerobio e sporigeno, le cui spore, ...
Tag
  • CLAUDE BERNARD
  • TUBOCURARINA
  • ALCALOIDE
  • ASFISSIA
Altri risultati per curaro
  • curaro
    Enciclopedia on line
    Veleno usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. È ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee pestandone la corteccia che viene poi lasciata macerare e quindi filtrata; il succo viene concentrato e nel liquido ...
  • curaro
    Dizionario di Medicina (2010)
    Veleno ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee. Viene usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco nella caccia per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. I diversi c. contengono numerosi alcaloidi: curina, tubocurarina, protocuridina, neoprotocuridina, ...
  • CURARO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Le conoscenze sulle origini botaniche e sulla preparazione del curaro, a lungo incerte per il segreto difeso dagli stregoni manipolatori, si sono di recente notevolmente accresciute, in seguito ad esplorazioni e più facili contatti con gli indigeni. Secondo E. Biocca, che ha avuto la possibilità di ...
Vocabolario
curaro
curaro s. m. [dal fr. curare, proveniente, attrav. lo spagn. e port. curare, da un nome indigeno diffuso con molte varianti nel caribico, tupi e guaranì]. – Veleno usato dagli indigeni dell’Amazzonia e dell’Orinoco, i quali lo ricavano...
curàrico
curarico curàrico agg. [der. di curaro] (pl. m. -ci). – Del curaro, relativo al curaro, che ha rapporto col curaro: farmaco c. (o assol. curarico s. m.), farmaco derivato dal curaro, o a esso affine, usato spec. in chirurgia per l’azione...
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