curioso
. - In Cv III VIII 2 D. ricalca alla lettera il curiosus di Ecli. 3, 22, premurandosi però di spiegarlo come sollicito, cioè " ansioso " di voler sapere e vedere troppo: " Più alte cose di te non dimanderai e più forti cose di te non cercherai; ma quelle cose che Dio ti comandò, pensa, e in più sue opere non sie curioso ", cioè sollicito. In Fiore LXXIII 13 e LXXXIX 8, in tutt'e due i casi in rima, ha valore di " zelante ", cioè sollicito, con maggiore aderenza al significato etimologico (" che si prende cura " di qualche cosa).