contratti, curva dei
Insieme costituito dalle allocazioni efficienti di quantità date di beni e fattori produttivi fra più consumatori. In un’economia di puro scambio, con due beni e due consumatori, sono possibili infinite distribuzioni ottimali. Nella teoria economica esiste un criterio, formulato da V. Pareto, che consente di individuare le combinazioni ‘efficienti’: un’allocazione è efficiente se non è possibile accrescere l’utilità di un consumatore senza dover ridurre quella dell’altro. La curva dei c. rappresenta l’insieme delle allocazioni che soddisfano questo criterio.
Nel caso di due beni e due consumatori, la curva dei c. è determinata utilizzando la scatola di Edgeworth (➔). Date le curve di indifferenza (➔ curva) passanti una data dotazione iniziale, l’insieme dei punti che si trovano all’interno della lente formata dall’intersezione di tali curve rappresenta le allocazioni preferibili per entrambi i consumatori rispetto a quella iniziale. Quando le curve di indifferenza sono tangenti, viene meno la possibilità di migliorare la posizione di entrambi i consumatori, poiché qualunque redistribuzione di beni porterebbe a migliorare la posizione di uno dei due, ma a peggiorare quella dell’altro. La curva dei c. è quindi determinata dai punti di tangenza delle curve di indifferenza all’interno della scatola di Edgeworth. Poiché tali punti sono analiticamente definiti dall’uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione dei consumatori (➔ saggio), la generalizzazione a un numero finito di consumatori e di beni è immediata.
La determinazione della curva dei c. in un’economia di produzione e scambio richiede efficienza anche nell’allocazione delle quantità disponibili di fattori produttivi alle diverse produzioni. Ciò impone che sia verificata, oltre che l’uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione dei consumatori, anche l’uguaglianza dei saggi marginali di trasformazione (➔) tra i beni prodotti e, quindi, dei saggi marginali tecnici di sostituzione tra i fattori nella produzione dei vari beni.