CUSTINE, Adam-Philippe, conte di
Generale francese, nato a Metz nel 1740. Destinato dai parenti fin dall'infanzia alla carriera delle armi, fu da fanciullo alla campagna dei Paesi Bassi al seguito del maresciallo di Sassonia. Fece da capitano la guerra dei Sette anni. Da colonnello chiese e ottenne di partecipare alla guerra per l'indipendenza d'America. Al ritorno, per le belle prove date, fu nominato maresciallo di campo e governatore di Tolone. Durante la rivoluzione ebbe il comando di una divisione all'armata del Reno (1792). A Landau, Spira, Worms, Magonza, ottenne rapidi successi - alcuni senza colpo ferire - per i quali salì in gran fama. Ma, da Magonza, in luogo di correre a Coblenza (chiave delle ulteriori operazioni nella Vestfalia, nel Belgio e nell'Olanda) preferì occupare Francoforte, già repubblicana, e il cui possesso aveva scopi finanziarî piuttosto che strategici. Della trascurata Coblenza i Prussiani fecero la base per attaccare con grandi forze Francoforte. Allora Custine abbandonò la città e prese nei dintorni una posizione svantaggiosa, dalla quale non poté né contrastare il passo agli attaccanti, né soccorrere i difensori. Cominciarono sospetti di tradimento, cui conferirono maggior credito i segreti colloquî del figlio di Custine col comandante prussiano. Perduta anche Magonza, né essendogli riuscito di riprenderla neppure con l'aiuto di grandi rinforzi, la posizione del C. precipitò, specialmente dopo la caduta dei Girondini che sempre lo avevano difeso alla Convenzione. Deferito al tribunale rivoluzionario, dopo un processo eccezionalmente lungo (13 giorni) in confronto coi metodi sbrigativi d'allora, durante il quale i numerosissimi testimonî ebbero completa libertà di parola, il C. fu condannato a morte e decapitato entro le 24 ore dalla sentenza, il 28 agosto 1793.