cyber-
<čiber> (ingl.<sàibë>). – Confisso ricavato dall’accorciamento del s. ingl. cybernetics (adottato da Norbert Wiener nel 1948 e passato in italiano nel 1950 nella forma adattata cibernetica), a sua volta modellato sull’espressione gr. κυβερνητικὴ (τέχνη) '(arte) di governare la nave'. La sempre più capillare diffusione di Internet e lo spazio virtuale nel quale si naviga grazie alle reti telematiche ripropongono situazioni spesso già proprie dell’esperienza umana, collocandole però in un’altra dimensione. È facile, quindi, comprendere la necessità di trovare nuove denominazioni, talvolta forse occasionali, per designare azioni, luoghi, funzioni o condizioni, anche quotidiane, che si avvalgono di tecnologie informatiche e telematiche. Dal valore originario di ‘relativo alla cibernetica’, il confisso ha sviluppato riferimenti anche alla realtà virtuale e al collegamento alla rete telematica ed è quasi sempre documentato nella grafia inglese cyber- (cyberattacco, cyberbiblioteca, cybercultura, cyberguerra, cyberinvestigatore, cyberpirata), ma talvolta è presente anche nella forma concorrente adattata all'italiano (ciberterrorista).