cybermoneta
(cyber-moneta), s. f. Valuta digitale circolante nella rete telematica.
• Basta pensare al fattore che ha generato l’attenzione globale nei riguardi di «Second Life»: qualcosa di niente affatto alternativo, il denaro. La notizia che ha fatto sussultare il pianeta è stata che nell’altrove ci si poteva arricchire, che i linden (la cybermoneta) erano convertibili in dollari, che un’orientale era la prima milionaria venuta dal Nulla, che il Creatore di quell’Universo era molto più che una divinità: un nababbo. (Gabriele Romagnoli, Repubblica, 10 maggio 2007, p. 35) • oggi il mercato finanziario dei Bitcoin vale già 1,3 miliardi di dollari. È caratterizzato da fluttuazioni folli, vere montagne russe: fino al 60% di variazione del valore in una sola seduta. È un mercato ancora ristretto perché la creazione di nuovi Bitcoin è sottoposta a limitazioni severe. Chi ha immaginato il sistema, all’origine, riservò la potestà di «battere» moneta ai patiti di informatica capaci di risolvere complessi enigmi matematici. Al momento sono in circolazione (si fa per dire) solo 11 milioni di queste cyber-monete. Le possibilità di spenderle restano ancora ridotte. (Federico Rampini, Repubblica, 13 aprile 2013, p. 26, Economia) • Secondo BtcGreece che si vanta di essere la più importante piattaforma greca per i Bitcoin, fino ad ora il bilancio totale è di appena 40 cybermonete nei portafogli dei greci, per un valore totale di meno di 10 mila euro. D’altra parte l’attendibilità di queste piattaforme è spesso molto vaga. (Massimo Sideri, Corriere della sera, 5 luglio 2015, p. 4, Primo piano).
- Composto dal s. f. moneta con l’aggiunta del confisso cyber-.
> criptomoneta, criptovaluta, moneta virtuale, valuta virtuale.