CYNEWULF o Cünewulf
Poeta anglosassone di cui conosciamo il nome soltanto perché lo troviamo inserito in una specie di acrostici in lettere runiche in quattro opere: il Crist e Juliana nell'Exeter Book, e l'Elene e i Fates of the Apostoles nel Vercelli Book; altrimenti nulla sappiamo di lui, se non che, a giudicare dalla lingua, appartenne alla fine del secolo VIII o al principio del IX.
Il Trautmann (Kynewulf, Bonn 1898), lo crede northumbro e lo identifica con un vescovo omonimo di Lindisfarne, morto nel 783; il Cook, edizione del Crist, lo vorrebbe merciano e lo identifica con un sacerdote Cynulf, presente al sinodo di Clovesho nell'803; ma il nome era comune e queste identificazioni si prestano ambedue a serie obiezioni.
Dei quattro lavori suddetti, il secondo e il quarto sono di valore relativamente scarso; più notevole l'Elene (S. Elena) per le sue scene marittime. Il capolavoro è il Crist, una collezione tripartita di poesie, di cui la prima parte è una serie di inni sull'Avvento, la seconda un'omelia sull'Ascensione e la terza un poemetto descrittivo sul Giudizio; va però notato che, essendo la "firma" apposta alla seconda parte, v'è chi negherebbe le altre due al nostro, ma probabilmente a torto, data la somiglianza dello stile. La poesia di C. differisce notevolmente da quella del gruppo " caedmoniano": in essa, senza che si possa parlare di progresso della facoltà poetica, si nota una maggiore esperienza tecnica, un'assai accresciuta conoscenza degli scritti ecclesiastici, e, quel che più conta, una maggiore comprensione dello spirito del cristianesimo. Anzitutto gli argomenti preferiti sono tratti non da episodî "eroici" del Vecchio Testamento, ma dagli aspetti più spirituali della vita di Gesù, e da vite di santi, e se troviamo ancora una certa "eroicizzazione" della figura di Cristo, sentiamo che essa si deve per lo più a convenzione letteraria; così, accanto a un'ancor persistente e naturale predilezione per certi aspetti di vita energica (Juliana e parti di Elene), si trova un elemento ben più mite (per es. negl'inni sull'Avvento) e anche un incipiente misticismo, specialmente ispirato dalla Croce (Elene e Crist). Questo "misticismo della Croce", si ritrova pure in un poemetto anonimo The Dream of the Rood, ove è unito a un fervore di fede e anche a spunti drammatici che ne fanno un vero piccolo capolavoro. Nonostante i dinieghi di taluni, che lo ritengono anteriore, questo poemetto è da molti attribuito a C., dacché è stata quasi da tutti abbandonata la vecchia attribuzione a Caedmon, dovuta all'errata lettura di parte dell'iscrizione della Ruthwell Cross che ne riporta dei versi. Molte altre poesie del sec. VIII, che mostrano certe somiglianze stilistiche, sono state attribuite al nostro; tra esse notiamo il bellissimo Andreas (s. Andrea) del Vercelli Book, e il secondo poemetto sul santo anglosassone Guthlac nell'Exeter Book e la Phoenix, rifacimento molto libero e di considerevole bellezza del carme De ave Phoenice attribuito a Lattanzio. Gli veniva attribuita pure una collezione di Enimmi in volgare, quando il cosiddetto "primo enimma" era interpretato in maniera da dare il nome C.; ma dacché è stato dimostrato che questo "primo enimma" è un'elegia frammentaria (Eadwacer), l'attribuzione è caduta; del resto gli Enimmi sono certamente opera di varî autori.
L'attribuzione di tante opere a C. è dovuta forse all'eccezionale posizione da lui occupata per essere l'unico poeta del suo paese e del suo secolo di cui conosciamo il nome; e dovremmo forse piuttosto pensare che egli appartenesse, senza esserne il più grande, a un gruppo di notevoli poeti del sec. VIII, sufficientemente simili l'uno all'altro per formare una scuola; uno di essi fu certamente colui che dette l'attuale forma al poema Beowulf (che il Sarrazin, in Von Kaedmon bis kynewulf, Berlino 1913, voleva attribuire al C.).
Edizioni e traduzioni: Tutte le opere citate si trovano in testi critici del Wülker e dell'Assmann nella Bibl. der angelsächs. Poesie del Grein, 2ª ed. II e III, Lipsia 1894 e 1897; inoltre, per il Crist, v. Cook, Boston 1900, e Ricci, 3ª ed., Heidelberg 1914; per Juliana, Strunk, Boston 1904; per il Dream of the Rood, Cook, Oxford 1905, e Ricci, op. cit.; per l'Andreas, Basker-Enimmi, Wyatt, Boston. 1912 e Trautmann, Heidelberg 1915.
Bibl.: Jansen, Die Cynewulf Forschung, Bonn 1908; Trautmann, Kynewulf, Bonn 1898.