CZARNOHORA (A. T., 79-80)
È il più alto dei gruppi montuosi dei Carpazî polacchi orientali, e vi passa il confine fra la Cecoslovacchia, la Polonia e la Romania. Le cime più alte sono il Hoverla (2057 m.), il Pop Ivan (2026 m.) e il Petros (2020 m.). Le vette hanno la forma di cupole; le valli sono strette e di difficile accesso. II gruppo è composto essenzialmente di arenarie terziarie e scisti; nella parte occidentale affiora la formazione cretacea. Notevoli sono le tracce glaciali. Nello Czarnohora si trovano le sorgenti del Prut, del Czarny Czeremosz e del Tibisco. Nella flora si ossen-ano influenze transilvane: le foreste hanno conservato per lo più il loro carattere primitivo e si compongono di querce fino all'altezza di 500 m., di faggi e abeti fino a 1300 m., poi soltanto di conifere, fino a 1670 m.; il pino nano attechisce ancne ad altezza maggiore, ma non raggiunge le vette più alte. Tra la fauna si contano orsi, cervi e gatti selvatici. Di recente fu istituito , dalla Polonia, nellu Czarnohora, un parco nazionale. La popolazione si compone di Ruteni (i cosiddetti Huzuli) e di pochi Romeni; vivono nelle valli e si occupano d'industria casalinga e dell'allevamento delle pecore, alle quali i grassi prati offrono ottimo nutrimento.