da dovvero
. - Perifrasi avverbiale intensiva dal valore di " davvero ", attestata negli allotropi daddivero, da divero in contesti colloquiali di autori dell'epoca (ad es. nell'Angiolieri e nel Tedaldi) e come da dovero, daddovero nel Villani, nel Cappellano volgarizzato e nel Boccaccio; occorre in D. soltanto in Cv IV XIX 6, in un insieme espressivo e deciso: Certo da dovvero ardisco a dire che la nobilitade umana... quella de l'angelo soperchia, forse per conferire vigore, con un tratto linguistico popolaresco e pertanto inatteso nel tessuto stilistico del Convivio, all'affermazione, tanto apparentemente paradossale quanto filosoficamente certa, per la quale " cum quantum ad intellectualem naturam angelus sit magis ad imaginem Dei quam homo... concedendum est... magis esse ad imaginem Dei; hominem... secundum quid " (Tomm. Sum. theol. I 93 3c).