• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DAHSHUR

di S. Donadoni - Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)
  • Condividi

DAHSHŪR

S. Donadoni

R Località nel Medio Egitto, uno degli ultimi campi di piramidi verso S. Tre piramidi di pietra e due di mattoni crudi sorgono ancora sul posto. Le piramidi di mattoni crudi risalgono alla XII dinastia e dovevano in origine essere ricoperte di lastre di calcare. Ne provengono alcune fra le più belle reliquie dell'oreficeria egiziana (i pettorali di Sesostris III e di Amenemḥēt III, ecc.), che mostrano un gusto per un disegno preciso e ordinato, e per una policromia decisa, ottenuta con smalti incastonati nell'oro. Le piramidi di pietra hanno un carattere assai arcaico. Una, di 99 m di altezza e di m 220 di lato, ha un'inclinazione di 43° 40΄, assai inferiore, cioè, a quella delle piramidi classiche. Anche le vòlte ad aggetto sono di una struttura tecnica arcaica. La data del monumento è incerta, e solo recentemente, su ragioni esterne, si è attribuita a Snofru (inizio della IV dinastia). È questo, comunque, il primo esempio di piramide che si abbia in Egitto. L'altra piramide (alta 100 m su una base di 190 m) è singolare per il fatto che le sue facce presentano, a metà dell'altezza, un mutamento dell'inclinazione (in basso 54° 41΄, in alto 43°). La piramide è priva, cioè, del suo aspetto regolare e costituisce il punto di passaggio fra la "piramide a scalini" e la prima appunto di Dahshur. Il monumento è datato con sicurezza all'età di Snofru e ne è stato scoperto il tempio funerario.

Bibl.: J. J. M. de Morgan, Fouilles à Dahchour, Vienna 1895-1903; L. Grinsell, Eg. Pyramids, Gloucester 1947, pp. 157-159; I. E. S. Edwards, Pyramids of Egypt, West Drayton 1947, p. 67 ss.; A. Varille, À propos des pyramides de Snofrou, Il Cairo 1947; A. Fakhry, The Bent Pyramid of Dahshûr, Il Cairo 1954.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali