DAINES (Δαΐνης)
Supposto scultore ateniese, del I-Il sec. d. C., noto da una stele funeraria che presenta in rilievo una figura femminile (ora scomparsa) con una situla nella sinistra e un sistro nella destra. Il nome D. (che il Ross e il Kaibel mettono in relazione con l'aggettivo dorico δαϊος ionico δήσϊος) appare nell'iscrizione dedicatoria che il marito rivolge alla moglie defunta. Taluno (ad es. il Robert), non ritiene D. un artista, ma il dedicante, e in questo caso il verbo poièo avrebbe un significato generico. Invero non c'è nessuna ragione fondata per non ritenere che il marito sia insieme dedicante e autore della stele, anche se certo non è da annoverarsi tra gli artisti di grande valore.
Bibl.: I. G., III (2), 1340; E. Loewy, I. G. B., p. 458; C. Robert, in Pauly-Wissowa, IV, 1903, c. 2012, s. v.