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DALECARLIA

di Umberto Toschi - Enciclopedia Italiana (1931)
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DALECARLIA (A. T., 61-62)

Umberto Toschi

Regione storica della Svezia centrale. Il nome, non usato localmente, è derivazione germanica da quello degli abitanti, Dalkarlar o Dalekarliern, cioè "uomini delle valli". Il nome svedese è Dalarna. Il paese si identifica quasi completamente con il bacino del Dal (v.), sino al momento in cui questo fiume si allarga nei fjörd dell'ultimo tratto.

È paese di transizione fra la Svezia settentrionale e quella meridionale. Il paesaggio alpestre del N. vi si attenua, per quanto all'estremo NO. si levino le cime del Lang fjäll (1204 m.) e dello Städjan (1131 m.) e genericamente debba dirsi tutto montuoso. Fra 1000 e 700-800 m. s. m., incisa da numerose valli fluviali e fluvio-glaciali, è la zona più settentrionale e occidentale; la parte centrale, con ampie valli (e son quelle che dànno il nome al paese), presenta minori variazioni di livelli, fra i 400 e i 600 m. s. m. nelle alture e circa i 250 nei fondo-valle. Poi è la zona di più progredito spianamento: pochi dossi si levano sino ai 200 m. s. m., mentre innumerevoli tazze lacustri stanno disseminate a livelli di 100-150 m. s. m. Qui il maggiore lago, il Siljan (a 161 m., 340 kmq.), che dà alla regione la nota fondamentale, non solo come elemento fisiografico, ma anche come fattore antropico. La Dalecarlia è compresa nel gennaio fra le isoterme −5° e -10° e nel luglio fra quelle di 16° e 13°; la piovosità media è di 540 mm. Il paesaggio vegetale è dominato dalla foresta di conifere.

Il territorio coincide con la provincia (lan) di Kopparberg, la cui popolazione era valutata (1929) in 251.818 ab., su 30.015 kmq. (dei quali 1780 occupati da superficie acquee): densità media di 8,3 ab. per kmq. Però la distribuzione ne è molto varia: 30-80 ab. nel S. e SE., mentre le plaghe alpestri del N. e l'interno delle maggiori aree forestali sono pressoché disabitati. Si nota una tendenza alla diminuzione, contandosi 254.259 ab. nel 1920.

Fondamenti dell'economia l'agricoltura (segala, avena, foraggi), poi lo sfruttamento della foresta e le industrie estrattive (rame) e manifatturiere. Interessanti le industrie tradizionali del legno. Il maggiore abitato è Falun. Nei dintorni sono centri minori con alti forni (Domnarvet) e opifici lanieri (Kvarnsveden).

Vedi anche
Erik Axel Karlfeldt Poeta svedese (Folkärna, Kopparberg, 1864 - Stoccolma 1931). Massimo esponente della poesia svedese tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento, mediante la variazione ritmica e il gioco delle rime, la musicalità dei suoni e l'audacia dei colori è riuscito a fondere insieme con estrema perizia toni ... valle Depressione allungata posta tra due creste montuose, costituita da due opposti pendii (fianchi o versanti) che si incontrano lungo una linea congiungente i punti più bassi della v. o lungo una fascia pianeggiante (fondo di v.) con pendenza generalmente in un verso e, di solito, percorsa da un corso d’acqua ... montagna Rilievo della superficie terrestre, che in genere differisce dalla collina per maggiore altitudine e per differenti caratteri morfologici. In Italia sono considerati montani i territori dei comuni che superano per almeno l'80% della superficie i 600 m di altitudine s.l.m. e quelli in cui il dislivello ... agricoltura L’arte e la pratica di coltivare il suolo allo scopo di ottenerne prodotti utili all’alimentazione dell’uomo e degli animali e materie prime indispensabili per numerose industrie (cotone, lino, semi oleosi ecc.). In senso lato include anche l’allevamento del bestiame e la silvicoltura. Nello studio dell’a. ...
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