Dalemoni
s. m. inv. (iron.) Reciproco avvicinamento delle posizioni e delle scelte politiche di Massimo D’Alema e di Silvio Berlusconi.
• Massimo D’Alema […] è stato anche il primo leader della sinistra a capire che Berlusconi rappresentava (e rappresenta) uno stato d’animo maggioritario nel Paese e ha tenuto aperto attraverso Gianni Letta un filo di dialogo raramente interrotto. […] Al punto da far insospettire il Comitato permanente di liberazione nazionale da Berlusconi che coniò il neologismo Dalemoni. (Bruno Vespa, Mattino, 16 giugno 2009, p. 1, Prima pagina) • si deve a Giampaolo Pansa il battesimo di una creatura invero poco rassicurante, «Dalemoni». Nell’immaginario di questo tempo visionario l’ibridazione è sintomatica costante, per cui si rinvia brevemente a un irresistibile, impressionante e come tale assai diffuso fotomontaggio on line, il «Renzusconi». (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 17 gennaio 2014, p. 1, Prima pagina) • La sua [di Giampaolo Pansa] rubrica, Il Bestiario, inventata a Panorama e traslocata poi all’Espresso, entra nell’immaginario collettivo, i suoi graffi si fissano nel tempo e diventano quasi didascalie da antologia di alcune maschere della politica nazionale. Ritratti corrosivi e inarrivabili. Fausto Bertinotti è il Parolaio rosso, ma il sarcasmo sintetico dello scrittore dà il meglio fotografando l’inciucio, nella Bicamerale, fra Berlusconi e D’Alema. Nasce il Dalemoni che aprirà un filone inesauribile della satira. (Stefano Zurlo, Giornale, 1° ottobre 2015, p. 28, Album).
- Composto dai nomi propri (Massimo) D’Alem(a) e (Silvio Berlusc)oni.
- Già attestato nel Corriere della sera del 27 settembre 1996, p. 9, Politica (Pierluigi Panza).