DALL'ARGINE
Famiglia di musicisti emiliani attivi tra il XIX e il XX secolo.
Luigi, figlio di Pietro e Marianna Sottieri, nacque a Parma il 24 marzo 1808. Studiò con il maestro F. Carrozzi presso l'orfanatrofio del Carmine, detto delle Arti, prima ancora che vi sorgesse la scuola di musica. Come tenore cantò più volte nella cattedrale in occasione di festività religiose (festa del Corpus Domini del 1828, il 12 maggio 1831, per l'Assunta del 1845 e del 1847). Fu poi presente, come direttore d'orchestra, sempre nella cattedrale, per la festa del Corpus Domini del 1859, per tutto il i 860 e il giorno dell'Assunzione del 1867. Dal 1852 al 1859 fece parte dei virtuosi di camera e di cappella della corte di Parma, come "sostituto virtuoso di canto" e fino al 1868 fu maestro suggeritore al teatro Ducale. Compose musica sacra. Morì a Parma l'11 genn. 1869.
Musicista fu anche il figlio Costantino, nato a Parma il 12 maggio 1842. Ricevette le prime nozioni di musica dal padre, studiò a Busseto armonia e contrappunto con certo maestro Rusca e quindi fu allievo del conservatorio di Milano. Iniziò giovanissimo a comporre musica- per balli ed esordì in pubblico con le Fantasie di un poeta a Roma, coreografie di A. Pallerini, rappresentato al teatro Regio di Parma il 25 genn. 1862; a questa attività rimane legata la sua fama. La sua musica per balli, facile, brillante, melodiosa, si adeguava alle esigenze del tempo ed aveva il pregio di rispondere costantemente alle intenzioni del coreografo, sorretta da una vena fluida ed inesauribile. In particolare sono da ricordare le musiche per La Devádácy (coreogr. I. Monplaisir, Milano, teatro alla Scala, 27 ott. 1866) e per Brahma (coreogr. di Monplaisir, ibid., 25 febbr. 1868), che fu il suo lavoro più popolare.
Buon direttore d'orchestra, oltre che in Italia si esibì in Egitto, Spagna e America, si cimentò anche in lavori più impegnativi quali l'opera buffa Idue orsi (libretto di A. Ghislanzoni, Milano, teatro S. Radegonda, 14 febbr. 1867) ed Il diavolo zoppo (libretto di A. Scalvini, ibid., teatro Fossati, 10 dic. 1867), accolti positivamente da pubblico e critica. Meno fortunato fu il tentativo di rimusicare il libretto del Barbiere di Siviglia. Dopo uno scambio epistolare con Rossini - il maestro pesarese consentì con arguta ironia alla dedicatoria d'ossequio fattagli da Costantino - l'opera fu rappresentata al teatro Comunale di Bologna l'11 nov. 1868. Il Barbiere del D. non cadde immediatamente grazie alla bravura degli interpreti, ma la tremenda stroncatura della critica impedì che il lavoro, dopo le esecuzioni bolognesi, venisse più rappresentato. Compose inoltre danze e marce per pianoforte, romanze per canto. Morì a Milano il 10marzo 1877.
Della copiosa produzione di Costantino si ricordano, oltre quelle già citate, le musiche scritte per i balli: Attea (coreogr. di A. Pallerini, Milano, teatro alla Scala, 31 ott. 1863); Velleda (coreogr. di G. Rota, ibid., 3 marzo 1864); Anna di Masovia (coreogr. di G. Bini, Milano, teatro Canobbiana, autunno 1864); Ildiavolo a quattro (coreogr. di G. Casati, anche con musiche di P. Bellini, Milano, teatro alla Scala, 12 sett. 1865); Madamigella di Heilly (coreogr. di G. Casati, in collab. con P. Giorza, ibid., 25 ott. 1865); La figlia del corsaro (coreogr. di F. Pratesi, Genova, teatro Carlo Felice, autunno 1866); Torquato Tasso (coreogr. di R. Rossi, Roma, teatro Argentina, autunno 1866); Fede (coreogr. di F. Fusco, in collab. con G. Giaquinto e P. Giorza, Napoli, teatro S. Carlo, stagione 1866-67); Thea, ossia La dea dei fiori (coreogr. di P. Taglioni, Milano, teatro alla Scala, 27 febbr. 1867); Nyssa e Saib (coreogr. di A. Pallerini, Roma, teatro Apollo, carnevale 1867); L'Inferno a Parigi (coreogr. di I. Monplaisir, Genova, teatro Carlo Felice, autunno 1867); La Camargo (coreogr. di I. Monplaisir, Milano, teatro alla Scala, 11 genn. 1868); La Semiramide del Nord (coreogr. di I. Monplaisir, ibid., 2 genn. 1869); Tra la veglia e i sogni . (coreogr. di I. Monplaisir, ibid., 16 febbr. 1869); Ondina (coreogr. di A. Pallerini, ibid., 15 apr. 1869); Enrico di Guisa (coreogr. di F. Magri, Palermo, teatro Bellini, 1869); Aasvero (coreogr. di A. Pellegrini, Milano, teatro alla Scala, 27 febbr. 1871); Le figlie di Cheope (coreogr. di I. Monplaisir, ibid., 31 dic. 1871); Flora, o La regina dei fiori (coreogr. di C. Merzagora, in collab. con R. Marenco, Firenze, teatro della Pergola, carnevale 1871-72); La sirena (coreogr. di I. Monplaisir, Milano, teatro alla Scala, 9 marzo 1872); La fata Vezella (coreogr. di F. Razzani, in collab. con G. Garignani, Macerata, 1872); L'Almea (coreogr. di I. Monplaisisir, Napoli, teatro S. Carlo, primavera 1872); Alfa ed Omega (coreogr. di I. Monplaisir, in collab. con G. Tofano, A. Baur, R. Marenco, G. Bottesini, ibid., inverno 1872); IlParadiso perduto (coreogr. di L. Danesi, Firenze, teatro Principe Umberto, autunno 1873); Manon Lescaut (coreogr. di G. Casati, Milano, teatro alla Scala, 7 ott. 1875, in collab. con P. Giorza e Roncati); Lore-Ley (coreogr. di I. Monplaisir, ibid., 4 genn. 1877); Nerone (coreogr. di A. Pallerini, ibid., 24 febbr. 1877); La stella di Granata (coreogr. di C. Merzagora, Milano, teatro Canobbiana, 1877).
Luigi, figlio di Costantino e di Giuseppina Babacci, nacque a Imola il 10 ag. 1873, studiò a Milano ed in Spagna. Incontrò notevole successo come compositore di operette, rappresentate con continuità per quasi cinquanta anni nei teatri di Roma, Genova, Pavia, Piacenza, Milano, Firenze, Torino, Brescia, Novara ecc. La più riuscita e rappresentata fu Dall'ago al milione (libr. C. Sacchetti, prima rappr. Roma, teatro Nazionale, 15 genn. 1904). Morì a Milano il 22 genn. 1950.
Tra le numerose operette si ricordano: La gran via (Pavia, teatro Guidi, marzo 1896); Spinelloccio e Zeppa (Piacenza, Politeama, 8 nov. 1898); Sentinella forzata (Milano, teatro Carcano, 9 giugno 1899); Al Polo nord (Piacenza, Politeama, luglio 1899); Metastasio (Milano, 1903); Ilbugiardo (Roma, 1904); Fatmé (Firenze, Alliambra, 28 ag. 1905); Robinson Crosuè (Milano, teatro Fossati, 20 maggio 1905); Cigalet (1906); Caporai Susine (Torino, 1907); La sigaretta (Genova, Politeama, febbraio 1907); Elcrepuscolo de un Dios (Montevideo, 1913); Trittico di Pierrot. Le tre serenate (Milano, teatro Dal Verme, 20 luglio 1925), Ilmanichino (Brescia, teatro Sociale, 19 sett. 1925), Il ritratto di Colombina (ibid., 19 sett. 1925); La Leda col cigno (Milano, teatro Lirico, 19 dic. 1925); Maschietto (Novara, teatro Coccia, 15 giugno 1927).
Fonti e Bibl.: Notizie in La Gazz. musicale di Milano, XXI (1866), 25, p. 197; 26, p. 207; 27, pp. 2112 s.; XXII (1867), 7, pp. 52 s.; 33, p. 261; 46, p. 363; XXIII (1868), 1, p. 5; 2, p. 14; 3, p. 21; 9, pp. 68 s.; 51, p. 415; XXIV (1869), 8, p. 59; 16, pp. 135 s.; XXVII (1872), 1, p. 4; 14, p. 114; 34, p. 286; 36, p. 302; P. Cambiasi, Rappresentazioni date nei reali teatri di Milano, 1778-1872, Milano1872, pp. 93ss.; M. Ferrarini, Spettacoli drammatico-musicali e coreografici in Parma dall'anno 1628all'anno 1883, Parma 1884, p. 147; G. Monaldi, Ricordi viventi di artisti scomparsi, Campobasso 1927, pp. 51-55; G. Radiciotti, G. Rossini, Tivoli 1927, 1, pp. 194 ss.; V. Terenzio, La musica ital. nell'Ottocento, Milano 1976, 1, pp. 39, 324; II, p. 685; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1978, IV, p. 30; D. La Gioia, Libretti ital. d'operetta nella Biblioteca nazionale centrale di Roma, Firenze 1979, p. 107; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, Genova 1980, I, p. 469; II, pp. 37, 49, 53 s., 59, 62, 70, 72, 75, 87, 95, 101 s., 107, 110, 112, 119 s., 122, 125, 127, 130 ss., 134, 136, 140, 148, 151, 153, 157 s., 165 s., 181, 186 s., 256 s., 263 s., 267, 271, 463; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 400 e suppl., p. 233; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, Suppl., I, pp. 225 s.; Encicl. dello Spett., IV, coll. 21 ss.; La Musica, Diz., I, p. 475; Enc. della musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 231; The New Grove Dict. of Music and Musicians, V, p. 162.