DALLA TORRE, Giuseppe, conte di Sanguinetto
Giornalista, nato a Padova il 19 marzo 1885, laureato in giurisprudenza nel 1909, si dedicò fin da giovane al giornalismo ed all'Azione cattolica assumendo presto cariche di primo piano: fu consigliere comunale ed assessore della sua città, presidente dell'Unione popolare tra i cattolici d'Italia, presidente della giunta direttiva della Azione cattolica italiana dal 1915 al 1920; in quell'anno fu chiamato alla direzione dell'Osservatore Romano, organo del Vaticano, alla quale unì dal 1930 al 1938 quella dell'Illustrazione Vaticana.
Sotto la sua presidenza l'Azione cattolica distinse più nettamente la sfera della sua azione religiosa, dipendente dall'autorità ecclesiastica, da quella politica per offrire ai cattolici la possibilità di costituire un partito con piena personalità senza impegnar la Chiesa, che non aveva ancora risolto la questione romana con lo stato italiano. Notevoli furono le polemiche del D. T. con uomini e giornali del tempo fascista, specialmente dopo il concordato del 1929, nel 1931 in occasione della chiusura delle associazioni giovanili cattoliche e nel 1939 di fronte alla guerra imminente. Nel 1936 promosse e presiedette l'Esposizione internazionale della stampa cattolica. Le sue principali raccolte di articoli sono: I caratteri fondamentali dell'Azione cattolica, Milano 1928; Postille (Dopo gli accordi lateranensi), Firenze 1929; Date a Dio. Polemiche, Città del Vaticano 1930; L'Azione cattolica e il fascismo, Roma 1945; La grande mèta, Milano 1945. Inoltre ha un libro storico-politico: I cattolici e la vita pubblica italiana (1864-1q20), Milano 1944.