DAMÃO (A. T., 93-94)
Colonia e città portoghese nel Gugerat (India Inglese), amministrata da un governatore dipendente dal governatore generale di Goa. La città è situata all'estremità orientale del Golfo di Kambayah, a 20°25′ N. La colonia è divisa in due parti: Damão proprio (suddiviso dal fiume Damanganga in Damão Grande e D. Pequeno), e il pargana di Nagar Havili, separato dal Damão proprio da una striscia di terra inglese in cui passa la ferrovia che da Bombay va a Baroda e all'India centrale. La superficie è di 383 kmq., con una popolazione di 48.000 ab. (1920); dei quali circa 1600 cristiani. Il clima è relativamente salubre; il suolo umido e fertile permette la coltivazione di riso, grano, cereali minori e tabacco. La foresta, fra le numerose altre essenze, fornisce grande quantità di teak.
I Portoghesi saccheggiarono la città nel 1531 e conquistarono il resto nel 1559 per opera di Bofata sotto Costantino di Braganza. Il commercio si svolge soprattutto per via di mare e con le altre colonie portoghesi di Diu e di Goa.