DAME INGLESI
. Con questo nome viene comunemente indicato l'istituto della Beata Vergine Maria, congregazione religiosa femminile senz'obbligo di stretta clausura, dedicata all'educazione e istruzione delle fanciulle.
Discendono dalle cosiddette gesuitesse istituite in Inghilterra da Mary Ward (1585-1645), che nel 1609 riunì una compagnia di signorine per la formazione cattolica della gioventù femninile. La compagnia della Ward, diretta con le costituzioni di S. Ignazio di Loiola, non riuscì a ottenere una espressa approvazione della S. Sede e fu soppressa il 13 gennaio 1630 da Urbano VIII (bolla Pastoralis Romani Pontificis). Le Dame però furono lasciate libere di osservare i voti semplici pronunziati; cosicché l'opera continuò di fatto a sussistere. L'opera ebbe da Clemente XI l'approvazione delle regole con breve del 13 giugno 1703, tuttavia l'istituto in sé non venne approvato se non due secoli dopo da Pio IX il 15 febbraio 1877. Pio X ai 20 aprile 1909 riconobbe Mary Ward fondatrice dell'istituto, che venne di anno in anno sempre più diffondendosi creando case in tutto il mondo.
Esse sono suddivise nei tre rami di Monaco di Baviera, di St. Pölten in Austria, di Rathfarham (o Loretto) in Irlanda, governati ciascuno da una superiora generale. Al principio del 1929 l'istituto contava 222 case, e 6500 religiose addette all'educazione di 72.000 alunne fra interne ed esterne.
Bibl.: Oltre le biografie di Mary Ward, v. Kirchenlexikon, 2ª ed., IV, coll. 572-580.